Home Blog Pagina 6

Comprare azioni Netflix: quotazione e andamento

azioni netflix

Netflix è una società tecnologica che offre servizi televisivi on demand di qualità in ben 190 Paesi in tutto il mondo. Cresciuta in modo esponenziale soprattutto nell’ultimo decennio, l’azienda ha una lunga storia di successi alle spalle, con partecipazioni importanti anche di altre multinazionali.

Analizzando la sua storia, è possibile affermare che si tratta di una realtà consolidata sia dal punto di vista manageriale che finanziario, tanto da aver trovato un ampio spazio anche nei mercati finanziari. Ad oggi, infatti, Netflix risulta una società attiva e con un trend in costante crescita che è in grado di produrre ottimi profitti anche in termini di azioni in borsa.Come vedremo nei paragrafi successivi, per investire in Netflix esistono due possibilità: speculando sui movimenti economici mediante i CFD o acquistando le sue azioni in modo diretto. Scopriamo insieme tutti i segreti di questa azienda e quali sono oggi, le possibilità per ottenere un buon guadagno dall’acquisto delle sue azioni.

La TV del futuro: di cosa si occupa Netflix

Nata negli Stati Uniti, la società si occupa di distribuire serie televisive, film e docufilm via internet a pagamento. Nonostante sia salita alle luci della ribalta solo da qualche anno, Netflix è stata fondata nel 1997 in California, precisamente a Scotts Valley, dove vi è rimasta fino al 2013, quando l’azienda ha aumentato vertiginosamente la produzione iniziando a distribuire i suoi prodotti anche online.

Dopo aver spostato la sede centrale a Los Gatos, nello stesso stato della California, Netflix è riuscita a diventare velocemente una delle realtà più conosciute e apprezzate nel settore dell’on demand, tanto da raggiungere nel 2006 quasi 94 mila abbonati in tutto il mondo con circa 8,5 miliardi di dollari all’attivo.

Inizialmente, l’azienda si occupava prevalentemente di noleggio DVD, un settore di interesse quasi esclusivo delle famiglie che non utilizzavano ancora piattaforme televisive on demand. Ed è proprio in questi anni che Netflix propose una partecipazione a Blockbuster Video, un’azienda leader nel settore del noleggio DVD che però respinse l’offerta, non trovandovi alcuna convenienza. Grazie alle scelte vincenti degli amministratori, come il passaggio alla televisione on demand, Netflix riuscì a diventare nel 2002 una partecipata pubblica sotto NASDAQ: NFLX, raccogliendo la cifra di 82 milioni di dollari.

È in questo periodo che l’azienda ha implementato un innovativo servizio di noleggio di video “on demand” non solo per Tv ma anche per dispositivi mobili come tablet, computer, smartphone e console di gioco. Da questo momento, l’azienda ha vissuto un miglioramento costante, posizionandosi nel 2010 tra i migliori di questo comparto in ben 190 paesi del mondo. Un successo che ha lasciato indietro diverse piattaforme, come Blockbuster, che nel 2013 è fallita definitivamente.

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Le due battute d’arresto e la rapida ripresa

Il suo successo, in continua ascesa, ha vissuto una battuta d’arresto nel 2020, in occasione della nascita dei suoi principali competitor che hanno preso una parte di utenti che prima erano di esclusivo appannaggio Netflix. Un colpo basso che è durato poco anche grazie all’avvento del Covid-19, che è riuscito ad attutire le perdite del colosso facendogli guadagnare 182 milioni circa di utenti. Un successo dovuto soprattutto al lockdown che ha costretto milioni di famiglie a non muoversi da casa e a optare per attività alternative, come guardare la tv.

Il vero e proprio arresto lo si è avuto nel 2022 quando Netflix ha perduto moltissimi utenti, causando il crollo del titolo in borsa. Lo stop è dovuto probabilmente all’interruzione del servizio in Russia, quando è scoppiata la guerra, mentre le altre cause di rallentamento riguardano la nascita di nuove piattaforme che sono diventate molto concorrenziali, sottraendo abbonati a Netflix. Parliamo di Disney+ per bambini e ragazzi, Amazon Prime e altri canali di particolare interesse.

Ciononostante, la società è in netta ripresa e tra le piattaforme televisive online si attesta come una tra le più apprezzate sia dagli adolescenti che dagli adulti, che la preferiscono alle altre TV on demand. Per avere un’idea della quotazione azione Netflix, basti considerare che la capitalizzazione dell’azienda oggi si aggira intorno ai 159,64 miliardi di dollari, mostrandosi in costante miglioramento.

quotazione azione netflix

Azioni Netflix quotazione: andamento e il prezzo

Nonostante la fortunata storia della piattaforma, per capire se vale davvero la pena comprare azioni Netflix, è necessario inquadrare in modo preciso il loro andamento negli ultimi anni, e cioè dal 2020 a oggi.

Il 2020 è stato caratterizzato dalla pandemia e dalla necessità di restare chiusi in casa, motivo che ha spinto tantissimi appassionati di TV ad abbonarsi a Netflix, e non solo. Sulla base di uno studio di settore, infatti, il Covid-19 e i diversi lockdown hanno portato un’impennata di guadagni a tutte le piattaforme televisive on demand, con una crescita costante per Netflix, che offre programmi diversificati per varie fasce d’età.

Il risultato? L’ultimo trimestre del 2020 si è chiuso con un attivo che ha superato il 2019 di oltre il doppio. Stessa sorte fortunata per il 2021, che ha prodotto ricavi finanziari per quasi 8 miliardi di dollari. Si tratta di un trend in crescita che è andato scemando nel 2022, anno in cui si è registrata una discesa del 23% a Wall Street.

In termini economici, quest’ultimo calo ha significato una riduzione degli abbonati significativa che si aggira intorno ai 200 mila utenti con un crollo delle azioni Netflix del +25% e un calo degli utili di -1,6 miliardi di dollari e il 6,4% circa rispetto all’anno precedente. La ragione di questo peggioramento è da ravvisarsi senza dubbio nell’aumento esponenziale della concorrenza e nel minor tempo che si passa oggi davanti allo schermo rispetto al biennio precedente.

Ma non solo, secondo un’indagine elaborata nell’ultimo anno, la causa del calo è da ravvisarsi anche nell’abitudine crescente di condividere la propria password, generando una fruizione non pagata e incontrollata del servizio tra amci e familiari non appartenenti allo stesso nucleo. È per questo motivo che si stanno facendo strada alcune modifiche nelle modalità di utilizzo della piattaforma, come l’introduzione di spazi pubblicitari che impediscono la condivisione della password e quindi dell’account; ma per il momento si tratta solo di proposte ancora in fase di discussione.

Fortunatamente la situazione è migliorata ad ottobre 2022, quando vi è stato un aumento di utenti Netflix incoraggiante che ha raggiunto i 2,4 milioni. Un’implementazione che ha fatto registrare una valorizzazione delle azioni Netflix in borsa che sono aumentate del 10% circa, convincendo molti investitori. Complice di questo miglioramento anche l’introduzione dei titoli growth, che hanno dato il via ai trimestrali, ottenendo un rialzo significativo della società con un balzo delle azioni del 6,7% registrato il 20 gennaio 2023. Un fenomeno che ha fatto registrare un numero di abbonati nettamente superiore alle aspettative, soprattutto dopo l’inattesa rivelazione delle dimissioni del co-fondatore Hastings Reed dalla carica storica di amministratore delegato.

Target price e suggerimenti degli esperti: azioni Netflix comprare

Come si evince dalla storia della società, l’andamento sembra essere molto positivo, nonostante le oscillazioni dell’ultimo biennio. Secondo gli analisti che sono in costante allerta sull’andamento delle azioni Netflix, il suo target price si assesta sui 355 dollari, considerando un’oscillazione tra un massimo di 440 e un minimo di 215 dollari. Una situazione che fa sperare in un miglioramento lento ma certo della situazione e che fa propendere per la conservazione delle azioni. Un trend che apre a un futuro azionario molto favorevole con risultati positivi sia per i piccoli azionisti che per coloro che hanno investito somme importanti.

Si tratta ovviamente di previsioni che si fondano su dati, percentuali e ovviamente sull’esperienza degli ultimi decenni degli esperti del settore, ma nessuno potrà avere certezza di ciò che accadrà in futuro.

Per avere un’idea precisa del suo andamento, bisogna considerare che nel terzo trimestre del 2022 Netflix aveva un fatturato di 7,93 miliardi di dollari, contro la cifra prevista dagli esperti interni che si aggirava intorno ai 7,84 miliardi. Stesso risultato per l’EPS che è stato del 3,1 anziché del 2,14 come previsto. Un aumento originato dai 2,41 milioni di abbonati che hanno confermato la loro fiducia e l’interesse verso la piattaforma.

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Netflix paga i dividendi delle azioni?

Una particolarità della piattaforma Netflix è che non paga dividendi agli azionisti che la scelgono. Si tratta di una decisione motivata dal fatto che fosse una società in crescita e quindi con difficoltà a decollare nei primi anni del 2000. Ma questa situazione, vera al momento dell’IPO, oggi sembra dover ottenere una svolta, soprattutto perché non si tratta di una start-up alle prime armi ma di una realtà consolidata da anni, e dopo il successo ottenuto in borsa è difficile trovare una giustificazione al rifiuto di pagare i dividendi agli azionisti.

Non possiamo negare che durante l’impennata delle vendite che ha generato un trend positivo anche in borsa, il management della società poteva soddisfare gli investitori, incentivandoli con il pagamento dei dividendi. Secondo gli esperti, infatti, l’introduzione di attori nuovi sul mercato potrebbe spingere alcuni investitori a scegliere le loro azioni, lasciando quelle Netflix.

comprare azioni netflix

Le previsioni degli esperti per il futuro

Eseguendo un’analisi tecnica della società, gli esperti del settore hanno verificato che il prezzo per l’acquisto azioni Netflix continua ad aumentare fino a raggiungere i 380 dollari circa, un limite che rappresenta la linea di resistenza difficile da superare. Invece, nel caso in cui la società dovesse distaccarsi dal canale di ribasso, si dirigerebbe sul livello di supporto precedente senza subire grandi scossoni.

Questo significa che se si intendono acquistare azioni, è necessario analizzare preliminarmente la situazione attuale della società, dal momento che la percentuale di utili ha un significativo impatto sul costo. In questa direzione, diventa vantaggioso investire in Netflix a lungo termine solo se è in previsione una crescita, oppure è preferibile optare per i CFD sulle azioni Netflix per ricavare benefici dai rialzi e dai ribassi, cioè dalle fluttuazioni di prezzo, senza rischiare grosse somme.

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Domande frequenti

Quanto conviene investire nell’acquisto di azioni Netflix?

Secondo l’analisi appena svolta, Netflix ha vissuto momenti difficili in borsa, ma si è ripresa velocemente raggiungendo standard in continua crescita, tanto che il valore delle sue azioni sta crescendo in modo costante. Nonostante alcuni investitori temano un crollo improvviso a causa di questi momenti di crisi della società, non bisogna lasciarsi prendere dall’emotività o da fasi negative provvisorie, ma occorre eseguire un’analisi fredda dei dati che mostrano, ad oggi, un trend in lenta ma costante crescita.

Quante azioni Netflix acquistare?

Una volta deciso l’acquisto, si consiglia di non comprare azioni singole perché aumenterebbero il rischio di perdita. Meglio programmare, invece, un’azione diversificata che preveda l’acquisto di diverse azioni in modo combinato. In questo modo aumenterebbero anche le percentuali di soddisfazioni e guadagni sia nel breve che nel lungo periodo.

Acquistare azioni Netflix: dove?

Per comprare azioni Netflix ci sono due strade. La prima è quella di rivolgersi a una banca tradizionale per investimenti che superano i 3.000 – 4.000 euro. Questa possibilità è ammessa solo se il conto corrente dell’utente presenti i requisiti per l’investimento. Gli istituti bancari più forti sul mercato permettono l’apertura di un portafoglio titoli ma le operazioni presentano un costo più elevato. Se si sceglie una piattaforma online, invece, è possibile partecipare alle operazioni di acquisto delle azioni in modo più economico e altrettanto sicuro. Alcune piattaforme consentono di comprare azioni con soli 50 euro con una user experience nettamente superiore rispetto al mondo più complesso e ampio delle banche.

Quanto investire in Netflix?

Non è possibile fornire una cifra standard, ma il consiglio è quello di investire solo le somme che si è in grado di perdere, senza coinvolgere l’intero patrimonio disponibile. Più precisamente, deve trattarsi di cifre che non devono mai superare il 3-4% della somma che si intende investire per poter fare operazioni intelligenti anche su società sicure e poco rischiose come Netflix.


Scopri i Broker più sicuri del 2021

Vai a Selezione Piattaforme Trading


ETF Nasdaq: i migliori su cui investire

Tra gli investimenti che negli ultimi dieci anni hanno regalato le maggiori soddisfazioni agli investitori, sicuramente il Nasdaq si piazza ai primi posti. Il Nasdaq è il principale indice di riferimento negli Stati Uniti per le aziende tecnologiche quotate e include circa 3000 aziende al proprio interno: a partire dalle più grandi, conosciute come Over the Top quali, ad esempio, Amazon, Google, Apple e Microsoft, alle più piccole startup che dispongono di abbastanza capitale per riuscire a quotarsi in borsa. L’esplosione delle cosiddette DotCom, complici anche gli anni di pandemia e la rapida trasformazione digitale che ha accompagnato gli ultimi anni, continua a creare valore per gli investitori. Investire anche sul Nasdaq, con gli strumenti giusti, può essere quindi una scelta corretta in ottica di diversificazione del portafoglio e crescita dei rendimenti. Nel seguito vedremo quali sono gli strumenti disponibili per investire sul Nasdaq, esaminandone vantaggi e rischi, poi analizzeremo i migliori strumenti con cui investire e delle possibili strategie di portafoglio. Infine, risponderemo alle domande più comuni sull’argomento.

Gli strumenti per investire sul Nasdaq

Ci sono varie possibilità per investire sul Nasdaq e di seguito analizzeremo queste alternative, valutandone pro e contro. In particolare, è possibile:

  • investire direttamente nelle azioni, almeno le principali facenti parte del Nasdaq, ovvero costruirsi una mini-replica dei primi 5 o 10 titoli principali per capitalizzazione e che influenzano in buona parte l’andamento dell’indice (le prime 10 aziende hanno un peso del 50% sull’indice).

  • investire in Futures sul Nasdaq, è possibile acquistare il future o il mini-Future sul Nasdaq; si ricorda però che l’acquisto dei Future porta a rischi in quanto sono esposti a contrattazione continua anche notturna, possono anche portare grandi perdite e necessitano di blocco di margini richiesti da parte dell’operatore di trading.

  • acquisto di ETF sul Nasdaq, consiste nell’acquistare quote di un fondo negoziale quotato in borsa e che permette una replica dell’andamento dell’indice.

  • acquisto di Fondi Comuni che sono basati sul Nasdaq, consiste anche in questo caso di acquistare quote di un fondo, ma non quotato in borsa, il cui valore è comunicato solo a fine giornata in base alla valutazione delle posizione aperte dal fondo (NAV – Net Asset Value).

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

I vantaggi di un ETF Nasdaq

Tra la opzioni presentate, scartando le prime due, che evidentemente richiedono una certa esperienza, una capacità di gestire le posizioni e probabilmente anche un conto titoli in dollari, quella dell’ETF risulta essere molto più conveniente rispetto alle altre; questo perché gli ETF risultano essere meno costosi e più trasparenti rispetto ai fondi comuni.

Meno costosi perché gli ETF sono a gestione passiva con ribilanciamenti periodici; questo vuol dire che il fondo compre le azioni in una certa percentuale tra i vari titoli costituenti il paniere. Se al trimestre successivo la composizione del Nasdaq è cambiata, ad esempio perché una società ha perso molto rispetto alle altre, allora provvederà a ribilanciare le quote vendendo e comprando ulteriori azioni. I Fondi comuni sono invece a gestione attiva, quindi deve essere remunerato anche il lavoro del Fund Manager esegue quasi giornalmente il lavoro descritto sopra, gestisce gli asset e monitora le performance.

Più trasparenti per due motivi principali:

  • il primo è che essendo continuamente quotati sul mercato riflettono direttamente i guadagni e le perdite dell’indice, con un fondo comune si avrebbe il prezzo di fine giornata con la conseguenza di non poterli usare per fare trading.

  • il secondo è che la composizione dell’ETF è costantemente mantenuta aggiornata sul sito dell’emittente dell’ETF, quindi si può controllare personalmente se il paniere dei titoli detenuti dall’ETF coincide con le proprie strategie di investimento.

I rischi di un ETF Nasdaq

I rischi legati ad un investimento in ETF Nasdaq sono quelli tipici di un investimento azionario su mercati extra-europei e quindi possono essere riassunti in:

  • rischio macroeconomico: le società tecnologiche beneficiano molto dei cicli economici espansivi, con bassi tassi di interesse e molto denaro circolante. In periodi recessivi o di tassi che salgono tendono a soffrire molto. Da questo è derivata la sottoperformance evidenziata dal Nasdaq nel 2022. Questo deve essere tenuto in conto nella strategia di investimento come vedremo nel seguito.

  • rischio valutario: il Nasdaq comprende solo e unicamente società quotate in dollari; quindi, l’ETF legato al Nasdaq si apprezzerà e perderà valore anche in funzione del cambio euro dollaro, in caso di discesa dell’euro ne beneficerà, in caso di apprezzamento perderà valore. Di questo se ne deve tenere conto in una strategia di portafoglio per bilanciare bene gli investimenti, ad esempio nel 2022 nonostante il Nasdaq non sia andato benissimo, la forza del dollaro ha limitato le perdite degli ETF sul Nasdaq;

  • rischio emittente: è il rischio legato alla società che emette l’ETF, ma in genere si tratta delle maggiori organizzazioni finanziarie al mondo, quindi se hanno problemi finanziari vuol dire che il rischio è ancora più generalizzato; comunque anche loro in teoria possono fallire e se ne deve tenere conto soprattutto se si dispone di un grande patrimonio da investire.

etf nasdaq

I migliori ETF Nasdaq su cui investire

La scelta dei migliori ETF Nasdaq su cui investire è stata fatta sulla base di alcune considerazioni principali:

  • sono stati scelti i maggiori ETF per capitalizzazione;

  • sono stati scelti ETF che rappresentassero sia tipologie ad accumulo che a distribuzione;

  • è stato inserito anche un ETF di tipo Hedged a replica sintetica;

Di seguito sarà indicato il nome dell’ETF, il suo ISIN (ovvero il codice con cui può essere acquistato sui mercati) e le caratteristiche principali del fondo.

iShares NASDAQ 100 UCITS ETF (ISIN IE00B53SZB19)

E’ il maggiore ETF al mondo come capitalizzazione, con circa 7,5 miliardi di dollari gestiti in questo ETF e la solidità di Blackrock dietro, una delle maggiori istituzioni finanziarie al mondo.

Questo ETF si concentra sul Nasdaq 100, ovvero come vedremo anche per gli altri ETF, sui primi 100 tioli del Nasdaq sui circa 3000 totali, quindi dispone di un paniere di 100 titoli in percentuale simile a quella di rappresentanza nel listino Nasdaq.

L’ETF è a replica fisica, quindi detiene azioni vere e proprie e non strumenti derivati, le percentuali di queste azioni viene ribilanciata trimestralmente ed è un ETF ad accumulazione, ovvero non prevede la distribuzione di dividendo che viene incorporato nel fondo facendone accrescere la quotazione.

E’ scambiato anche sulla borsa di Milano anche se le componenti azionarie e il valore di riferimento è in dollari.

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Domande frequenti

Esistono altri ETF sul Nasdaq oltre a quelli indicati?

Sulla borsa di Milano sono quotati circa 20 ETF sul Nasdaq, inclusi ETF tematici come quelli sulla Cybersecurity e sulle Biotecnologie ed esistono anche ETF a leva due, che però si sconsiglia come forma di investimento.

Come sono tassati i profitti sull’ETF Nasdaq?

Gli ETF sono tassati al pari delle azioni, quindi le plusvalenze saranno tassate al 26% all’atto della vendita dei titoli, mentre, in caso di minusvalenze, queste saranno sommate alle minusvalenze esistenti e potranno essere compensate nell’arco di cinque anni.

Ho bisogno di un conto in dollari per comprare ETF Nasdaq?

No, a differenza delle azioni infatti, per le quali molti istituti bancari richiedono un conto in valuta estera, gli ETF scambiati sulla Borsa di Milano sono tutti quotati in euro.


Scopri i Broker più sicuri del 2021

Vai a Selezione Piattaforme Trading


DEGIRO: Opinioni, Costi, Come Iniziare, Come Funziona l’Assistenza Clienti! E’ Affidabile?

DEGIRO opinioni

DEGIRO è una piattaforma di investimenti che è largamente riconosciuta per la sua convenienza.

Ma quali sono le peculiarità di DEGIRO come broker?

Probabilmente avrai già sentito parlare di DEGIRO e potresti chiederti perché così tanti utenti che si dedicano al trading online scelgono questo broker.

In realtà, è importante sapere che questa piattaforma di trading offre numerosi vantaggi e una vasta scelta di opzioni di mercato che non possono essere ignorati.

In questa recensione completa di DEGIRO, ti spiegheremo come funziona e ti presenteremo tutte le opportunità che offre.

Sei pronto a scoprire di più? Allora continua a leggere insieme a noi!

Chi è questo broker

DEGIRO è una piattaforma di investimento che è stata introdotta in Italia fin dal 2014.

Nel corso degli anni, ha registrato una forte crescita e ad oggi opera in più di 10 Paesi europei, con un vasto pubblico di oltre 2 milioni di utenti che si affidano a questo broker.

Non si tratta solo di investitori con grandi capitali, ma anche di piccoli e medi risparmiatori che utilizzano DEGIRO per i loro investimenti.

La piattaforma è altamente innovativa e consente di investire in diverse categorie di titoli, offrendo la possibilità di creare un portafoglio altamente diversificato.

>> Inzia a investire <<

Come iniziare ad operare

Chi ben comincia è a metà dell’opera, e il modo migliore di iniziare è quello di analizzare il deposito minimo richiesto da DEGIRO, per fornirti le informazioni necessarie per iniziare a fare trading online con questa piattaforma di investimento.

In primo luogo, DEGIRO offre la possibilità di provare ad investire senza rischiare soldi reali.

Questa opzione ti consente di acquisire esperienza, migliorare le tue tecniche e diventare più esperto prima di iniziare a investire denaro reale.

L’apertura dell’account è gratuita e il deposito minimo richiesto è estremamente basso: puoi cominciare ad utilizzare la piattaforma con un versamento minimo di soli 1 centesimo.

Tuttavia, per darti un’idea più precisa, esploreremo anche le commissioni previste dalla piattaforma i l’acquisto dei principali titoli europei.

Le commissioni

Parlando dei costi di DEGIRO, è importante tenere presente le commissioni applicate dalla piattaforma.

È inoltre importante sottolineare che DEGIRO e Consob sono strettamente collegati, poiché l’autorità di controllo italiana verifica che gli investimenti nel trading online siano gestiti in modo regolare.

In particolare, DEGIRO funge da sostituto d’imposta ed è regolamentato dalle autorità competenti, in modo da garantire che gli investimenti siano convenienti per i clienti.

In generale, le commissioni su DEGIRO variano a seconda del tipo di titolo.

Ecco lacuni esempi che riguardano i principali titoli europei e le relative commissioni:

  • azioni Borsa italiana – 0 euro + commissione sulla gestione;
  • titoli Stati Uniti e Canada – 0 euro + commissione sulla gestione;
  • titoli Germania (Tradegate, XETRA, Frankfurt), Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Belgio, Spagna, Svizzera, Svezia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Turchia e Polonia – 3,90 euro fissi;
  • obbligazioni Olanda, Belgio, Portogallo e Francia- 2 euro fissi + commissione sulla gestione

DEGIRO non addebita le commissioni di terze parti direttamente, ma solo tramite una commissione di gestione di 1,00 euro.

Questa commissione fissa viene applicata per tutti i prodotti se un ordine viene effettuato tramite una borsa o un’altra piattaforma di trading (salvo alcune eccezioni) e copre tutti i costi sostenuti per l’esecuzione dell’ordine (ad es. costi di compensazione e regolamento, commissioni di intermediazione, di nota contrattuale, di regolamentazione e di esecuzione).

>> Apri un conto <<

I prodotti di investimento

DEGIRO mette a disposizione numerosi prodotti di investimento tra cui scegliere.

Vediamo ora in dettaglio di cosa si tratta.

In primo luogo, DEGIRO ti consente di investire in azioni delle principali piazze finanziarie mondiali.

Inoltre, puoi scegliere tra fondi di investimento ed ETF negoziati in Borsa, nonché fondi comuni OTR.

Ci sono anche canali di investimento in ETF che ti permettono di creare un portafoglio altamente diversificato.

Inoltre, hai la possibilità di investire in obbligazioni statali e societarie, e questo broker ti offre anche l’accesso ad altri titoli al di fuori dell’Europa.

Puoi anche investire in futures ed opzioni nonché scegliere di operare tramite ramite warrants o utilizzando le classiche opzioni

L’offerta, bisogna ammetterlo, è dabvero molto vasta.

DE GIRO è sicuro?

Come ti abbiamo già anticipato, DEGIRO è regolamentata dalla Consob come autorità di vigilanza, che garantisce la massima sicurezza per i propri utenti.

Inoltre, è soggetta al controllo dell’integrità da parte della DNB e alla supervisione dell’AFM, il che garantisce la separazione dei capitali degli utenti da quelli della società.

DEGIRO adotta una politica di esecuzione degli ordini eccellente, con regolari controlli sui processi e sugli ordini effettuati.

La sicurezza informatica è una priorità, pertanto DEGIRO utilizza gli algoritmi di crittografia più avanzati per garantire la protezione dei dati sensibili e dei fondi investiti.

>> Apri un conto <<

Il servizio clienti

Se hai bisogno di assistenza da parte del servizio clienti, con DEGIRO hai la possibilità di comunicare con loro anche in lingua italiana.

Il servizio è disponibile dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17:30, e questo rappresenta un notevole vantaggio rispetto ad altri broker europei che non offrono questa opzione.

La qualità del servizio di assistenza è molto elevata e corrisponde ad alti standard.

Puoi contattare il servizio clienti attraverso il sito web ufficiale o via e-mail, e gli operatori saranno pronti a rispondere alle tue domande e aiutarti a risolvere eventuali problemi in tempi brevi.

Le opinioni

DEGIRO ha ottenuto molte recensioni positive dai suoi utenti, grazie a diversi vantaggi offerti:

  • Non c’è un limite minimo di investimento.
  • Le commissioni sono basse rispetto alla media di altre piattaforme.
  • Il servizio clienti è uno dei migliori in Europa e offre anche un supporto in italiano.
  • La piattaforma offre molti strumenti di investimento diversificati, che consentono di gestire i rischi in modo efficace.
  • I prelievi di denaro sono veloci e possono richiedere solo fino a 72 ore.

In generale, DEGIRO è una piattaforma di investimento che vale la pena considerare, soprattutto se si cerca una soluzione affidabile tra i diversi broker disponibili sul mercato.


Scopri i Broker più sicuri del 2021

Vai a Selezione Piattaforme Trading


ETF S&P 500: i migliori su cui investire

s&p 500

Se sei un esperto di investimenti e desideri puntare su un portafoglio produttivo ma allo stesso tempo sicuro, in questo articolo scopriremo quali sono i migliori etf s&p 500 attualmente sul mercato e in previsione nei prossimi mesi.

Già il nome suscita qualche preoccupazione, ma in realtà si tratta di un valido sistema se si ha una certa conoscenza di questo mondo o se ci si affida a un esperto del settore che possa consigliare e controllare titoli per tuo conto.

Vediamo quindi nel dettaglio cosa sono gli etf s&p 500 e perché valutarli nella propria prospettiva di crescita del business e di massimizzazione del capitale a disposizione, senza metterlo a rischio.

Scegli LiquidityX per le tue operazioni e investimenti online

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Cosa sono gli etf s&p 500

Con etf s&p 500 si intendono una serie di fondi che imitano l’indice Standard & Poor’s 500, sia in maniera totale sia in forma solo parziale, da selezionare in base al proprio obiettivo di crescita e guadagno. Andando ancora maggiormente alla radice, questo è l’indice più importante degli stati uniti, che raccoglie per l’appunto 500 tra le aziende più influenti, che presentano azioni costanti e in crescita e si sono guadagnate di diritto una posizione di primo piano in borsa.

Queste sono quotate in sistemi come Nasdaq, NYSE e AMEX e hanno una capitalizzazione molto elevata, che mette al sicuro gli investitori e gli consente di ottenere dei profitti scommettendo sui titoli che sono periodicamente immessi sul mercato. Dopo che abbiamo chiarito cosa sono questa tipologia di ETF, vediamo perché optare proprio per questa modalità di investimento e quali sono i vantaggi che è possibile trarne.

Perché investire negli etf s&p 500

Gli etf s&p 500, come in generale la maggior parte degli etf, sono un ottimo modo per investire in quanto si configurano come una via di mezzo tra la possibilità di guadagnare denaro sopra il proprio capitale e correre un rischio che non sia totale in caso di errore. Gli etf sono in sostanza dei portafogli composti da vari titoli, che consentono quindi di diversificare la somma di investimento su azioni dalla doversa provenienza. In questo modo se un’azienda o un titolo non rispetta le aspettative, non si perde tutto il capitale ma solo una parte e si ha la possibilità di ripartire con una somma che è stata salvata.

I titoli in questione possono essere dello stesso settore, per fare un investimento in una sola direzione, o diversi e variegati, a seconda della proposta del broker o delle proprie intuizioni personali.Rispetto ad altre tipologie, gli etf s&p 500 sono tra i più sicuri, in quanto il ventaglio di titoli che si possono trovare all’interno è stabile sia nel breve termine sia in previsione futura.

Come investire sugli etf s&p 500

Per investire sugli etf s&p 500 è opportuno ricorrere a una valida piattaforma, come ad esempio eToro, che ha saputo conquistare diversi target di clientela con la sua semplicità di utilizzo unita alla vasta gamma di servizi. Parliamo di un portale che richiede una semplice iscrizione, inserendo i propri dati anagrafici e procedendo poi con la scelta dei titoli che si vogliono inserire nel proprio portafoglio.

Sul portale, così come in altri competitor altrettanto validi, potrai consultare statistiche e dati aggiornati in tempo reale, come se un esperto ti seguisse e ti consigliasse a costo zero, al contrario di come avviene presso le banche e gli istituti finanziari, dove questo ausilio ha un costo molto elevato. Esistono comunque portafogli e fondi già realizzati, ai quali attingere scegliendo una soluzione più o meno conservativa e protettiva.

In linea generale, puntando sugli etf s&p 500 dovresti riuscire a ottimizzare il tuo capitale limitando di molto le perdite, in quanto nel corso degli ultimi anni l’andamento è stato sempre positivo e in crescita, nonostante le oscillazioni del mercato dovute agli accadimenti sanitari e politici.Vediamo quindi quali sono i migliori fondi di questo genere e su cosa puntare per avere un guadagno soddisfacente in un range di tempo non troppo elevato e senza mettere a rischio i propri risparmi con un investimento privo di paracadute e di salvataggio in caso di imprevisti.

s&p 500 index

I migliori etf s&p 500 sul mercato

iShares S&P 500 ETF

Affidarsi a un fondo realizzato dal gruppo Black Rock mette immediatamente al sicuro l’investitore, in quanto si tratta di un vero e proprio colosso nel settore, che ha saputo dare numerose soddisfazioni a ogni target di clientela.Si tratta di una soluzione che vuole riprodurre per intero l’indice S&P 500, non scegliendo solo alcuni titoli presenti ma prendendoli tutti, così da suddividere fortemente il capitale su una vasta gamma di soluzioni diverse.

La commissione è dello 0,07%, puntando su una vasta gamma di aziende americane dalla massima capitalizzazione, che si sono mostrate solide anche in condizioni avverse a livello politico, economico, sanitario e sociale.

Una vera e propria certezza se vuoi entrare nel mondo degli investimenti e regolarti sul suo funzionamento senza rischiare perdite troppo consistenti e fare una scelta mirata che potrebbe rivelarsi errata e pericolosa. Pensa che in un anno tragico come il 2020, quando la contrazione dei mercati era al massimo, il rendimento del fondo è stato dell’8,4%, con una previsione molto rosea per il futuro con la ripresa dell’economia a livello globale.

Scegli la piattaforma LiquidityX per gestire in autonomia e in sicurezza i tuoi investimenti

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Vanguard S&P 500 ETF

Se ami proseguire su questa stessa strategia, con commissioni analoghe e rendimenti simili, affidati a questo fondo che ha sede in Irlanda e negli ultimi anni ha raggiunto vertici di successo impensabili fino a poco tempo fa.

Il patrimonio del fondo è di 22 miliardi di dollari e si punta ancora sulla massima diversificazione, prendendo i 500 titoli che sono parte del sistema S&P 500.

Il rischio di fallimento è quindi sempre ridotto e questa soluzione si presta a tutti coloro che non sono ancora esperti e non possono fare scelte troppo specifiche.

Il settore sul quale questo fondo insiste maggiormente è quello tecnologico, in continua ascesa dal punto di vista delle principali aziende americane, quindi con meno rischio di crollo se si considera quanto computer, cellulari e servizi di questo genere attirano la clientela.

Nel 2021 si è arrivati a un rendimento di quasi il 30%, un record dopo il periodo nero che ha seguito il covid.

Amundi S&P 500 Buyback ETF

Proseguiamo con un etf che non replica fedelmente il suo modello, ma prende solo quei titoli con più elevato riacquisto, creando un prodotto ad hoc che ha portato buoni risultati nel tempo.

I settori dove maggiormente si investe sono quello tecnologico, che funge da base per molti di questi etf, quello industriale, sanitario e di consumo ciclico, che nei mesi hanno dato prova del loro rendimento.

La sede di questo fondo è a Lussemburgo e la sua grandezza inferiore rispetto ai precendenti, tuttavia si tratta di un’ottima soluzione per coloro che vogliono massimizzare il capitale correndo qualche rischio in più ma con un margine leggermente superiore se si scelgono i titoli giusti.

Nel 2021 si è arrivati a un rendimento del 43%, superiore a molti dei competitor del settore e in crescita per quanto concerne le previsioni future per il 2023 in corsol, l’anno della rinascita vera e propria anche per la borsa e per il trading finanziario.

s&p 500 investing

SPDR S&P 500 Low Volatility

Tra i fondi più settoriali e che non abbracciano tutti e 500 i titoli del sistema S&P 500 troviamo questa soluzione, che include solo quelli che negli anni hanno mostrato bassa volatilità e quindi maggiore stabilità.

Ancora una volta le dimensioni sono inferiori rispetto agli esempi precedenti, ma la resa elevata grazie alla scelta di beni di consumo difensivi, come la PepsiCo o la Johnson & Johnoson, che assicurano ai propri investitori sempre dei risultati ottimali anche nei periodi di crisi.

Se pertanto non puoi permetterti di perdere il capitale per investimenti troppo avventati, opta per questa soluzione giocando in difesa, ma con previsioni future che sono positive nel lungo termine, armandosi di pazienza e non attendendosi dei risultati lampo, che invece è possibile trovare con le varianti citate fino a questo momento.

Invesco S&P 500 High Dividend Low Volatility

Ecco un fondo che seleziona solo 50 titoli con più bassa volatilità e superiore rendimento, una sorta di elite delle principali aziende americane di tutti i settori.

Tuttavia, non sono presenti solo titoli statunitensi, seppure sono predominanti, ma anche asiatici ed europei, per realizzare un perfetto mix e aiutare i medi e grandi investitori a far rendere il proprio capitale.

Per il 2022 la percentuale di rendimento è stata circa del 29% e si pensa che il 2023 possa essere ancora più produttivo, tanto che sono molti gli investitori che hanno deciso di fare questa scommessa con l’alta probabilità di vincerla.

iShares Edge S&P 500 Minimum Volatility

Torniamo a un fondo ampio, gestito da un colosso come Black Rock, che pertanto mette al sicuro i suoi investitori con un patrimonio tra i più consistenti del mercato.

Non contiene però tutti e 500 i titoli come il primo fondo che abbiamo analizzato, ma solo quelli con il più basso tasso di volatilità.

Parliamo di una soluzione che non è tra le più rischiose, che però presenta un costo annuo dello 0,20% che non è basso.

Tuttavia, le possibilità di successo sono consistenti se si guardano le previsioni, soprattutto tra i medi e grandi investitori.

Invesco S&P 500 QVM Multi-Factor

All’interno del fondo Invesco S&P 500 QVM Multi-Factor sono raccolti 100 dei 500 titoli dei quali abbiamo parlato in precendenza, tenendo conto del valore della capitalizzazione più che di quello della volatilità.

La diversificazione è però massima, puntando sulla tecnologia, salute, finanza, beni di consumo ciclici e comunicazione.

Il rendimento si attesa su solide previsioni e pertanto parliamo di una strada percorribile per far crescere il capitale senza correre un rischio troppo grande.

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Domande Frequenti

Cosa sono gli etf s&p 500

Gli etf s&p 500 si basano sull’indice Standard & Poor’s 500, che raccoglie appunto i maggiori fondi statunitensi.

Quali sono i settori sui quali investono i principali etf s&p 500?

I settori di maggiore successo sono la tecnologia, la finanza, i beni ciclici e la comunicazione

Come investire su etf s&p 500

Scegli una piattaforma di trading come LiquidityX e opta per i principali portafogli diversificati.


Scopri i Broker più sicuri del 2021

Vai a Selezione Piattaforme Trading


Fear and Greed Index: significato e come funziona

fear and greed index

Lo strumento fear and greed index oggi è al centro dell’attenzione, in quanto permette di misurare l’umore degli investitori, ovvero di avere informazioni precise sui livelli di timore o di avidità. Come noto, i mercati finanziari sono governati da tutta una serie di variabili e le emozioni giocano sicuramente un ruolo determinante, in quanto influenzano direttamente le scelte, con tutte le conseguenze che ne derivano sul prezzo delle azioni, sulla volatilità, sui trend e sui volumi.

In buona sostanza, attraverso il fear and greed index, altrimenti conosciuto come indice di paura e di avidità, sarà possibile monitorare le variazioni dei prezzi di mercato. Bisogna infatti considerare che l’eccessiva paura determina il calo dei prezzi delle azioni, mentre l’avidità produce l’effetto opposto.

Scegli LiquidityX per le tue operazioni e investimenti online

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

In cosa consiste il fear and greed index

Il fear and greed index non è altro che uno strumento di analisi tecnica accessibile a chiunque in grado di analizzare il sentimento giornaliero degli investitori. Più nello specifico, questo strumento si basa sull’uso di una scala da 0 a 100 che inizia dall’estrema paura all’avidità per arrivare alla massima paura, così da poter monitorare i cambiamenti che riguardano i prezzi di mercato.

Sviluppato da CNNMoney, il canale che adesso è denominato CNN Business e tratta di economia, fear and greed index mostra giornalmente, oltre che su base settimanale e mensile, il sentimento che muove l’intero mercato azionario. Conoscere ciò che provano gli investitori è molto importante, perché sono proprio la paura e l’avidità che portano rispettivamente al calo e all’aumento dei prezzi.

Esiste inoltre un crypto fear and greed index, ovvero un indice sviluppato appositamente per le criptovalute, accessibile sulla piattaforma Alternative.me che si rivela abbastanza intuitivo. Il sentimento è infatti altrettanto fondamentale nel campo delle criptovalute, anche perché tante applicazioni sono ancora speculative e gli investitori non hanno un punto di riferimento solido sul quale fare affidamento.

Ecco, quindi, che l’indice bitcoin fear and greed index raggruppa le informazioni sui sentimenti per aggregarli in un solo numero. Il tutto inoltre tiene conto anche delle tendenze dei motori di ricerca, nonché della volatilità del prezzo del BTC e del volume degli acquisti.

Come funziona il fear and greed index

A differenza di quello che si potrebbe pensare, il funzionamento del fear and greed index è abbastanza semplice e alla portata di tutti, in quanto basta solo controllare la posizione di una freccia che indica il sentimento dominante sul mercato.

La freccia riesce infatti a misurare con una certa attendibilità l’impatto delle emozioni degli investitori sul mercato azionario. Allo stesso modo di ciò che avviene nella vita di tutti i giorni, anche per quanto riguarda gli investimenti, le emozioni sono determinanti perché indirizzano verso il compimento di determinati comportamenti. L’avidità e la paura sono inoltre molto contagiose e influenzano in modo diretto i trader.

Spesso la paura è la principale causa dei crolli azionari, mentre l’avidità riesce a generare improvvisi rialzi. Ecco spiegato perché conoscere il sentimento di chi investe può essere utile, specialmente al fine di mettere in atto strategie nel breve e lungo termine.

La scala del fear and greed index prevede i seguenti punteggi: da 0 a 25 paura massima, da 25 a 45 paura, da 45 a 55 sentimento neutro, da 55 a 75 avidità e da 75 a 100 estrema avidità.

Occorre in ogni caso tener presente che le indicazioni di questo strumento offrono indizi per capire come prendere scelte maggiormente ponderate. Quando infatti gli investitori si dimostrano molto avidi i prezzi delle azioni tendono ad aumentare e pertanto arriva il momento di vendere. Nel caso in cui il mercato dovesse registrare un forte timore, allora si potrà acquistare, visto che il prezzo delle azione subirà un calo.

Esistono numerose tecniche di investimento basate proprio sugli indici di paura e di avidità, ma la cui applicazione concreta non è affatto semplice come si possa credere. I sentimenti degli investitori non sono immutabili e anzi sono soggetti a repentini cambiamenti, per cui in maniera del tutto inaspettata potrebbe verificarsi un’inversione di tendenza e per questo è fondamentale agire cautamente.

fear and greed index

Come si usa il fear and greed index

Ancora oggi tanti investitori sottovalutano le grandi potenzialità del fear and greed index ma è bene sapere che questo strumento, quando utilizzato in modo corretto e ponderato, può davvero assicurare buoni risultati, per cui riuscirà a guidare verso scelte proficue.

L’indicatore, come già accennato, è fruibile gratuitamente, ma per poterlo sfruttare appieno occorre usare un broker online connesso con una piattaforma di trading seria e affidabile, quindi che consenta di agire tempestivamente, così da poter piazzare i propri ordini di Stop Loss e Take Profit.

Sicuramente il grande punto di forza del fear and greed index è quello di riuscire a fare previsioni, anche se non sempre la variazione di tendenza si concretizza. Per questo si consiglia di cercare conferme nell’analisi fondamentale, possibilmente facendo riferimento al CAGR del titolo seguito, alle indicazioni del Parabolic SAR oppure del TSF.

Altrettanto utile sarà sfruttare i migliori broker oggi presenti sul web con tutti servizi e gli strumenti finanziari collegati, così da mettere a punto una strategia efficace di trading fondata sulla paura e sull’avidità. Prima di cominciare è buona regola capire come si muovono i trader avanzati, ovvero studiare a fondo le basi di analisi tecnica per poi cercare conferme nei vari segnali di trading.

Scegli la piattaforma LiquidityX per gestire in autonomia e in sicurezza i tuoi investimenti

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Molti investitori cercano inoltre di copiare dai trader più autorevoli ed esperti, i cui pareri si possono facilmente trovare accedendo sui social trading dedicati, cioé veri e propri network all’interno dei quali è possibile scambiare dati e informazioni, al fine di migliorare le performance.

Alcune piattaforme consentono inoltre di copiare esattamente ciò che fanno i trader navigati, nonché di selezionare con un semplice click l’investitore che si desidera seguire allo scopo di replicarne le scelte.

Anche la partecipazione a un corso intensivo di trading è una buona soluzione, non solo per gli investitori alle prime armi, ma anche per chi ha già acquisito spiccate competenze. La formazione continua, che si svolge attraverso lezioni, webinar, video e approfondimenti sull’analisi tecnici e sui principali indicatori, permette di allargare le conoscenze e di essere sempre al passo con i tempi.

A tal riguardo, ci sono numerosi corsi sui quali poter spaziare, alcuni dei quali completamente gratuiti, grazie ai quali poter utilizzare al meglio l’indice fear and greed, anche iniziando da un conto demo con il quale non si rischia di perdere i propri guadagni e consente pertanto di fare pratica in completa sicurezza.

Chi pensa di poter investire solo con i dati offerti da fear and greed non sempre riuscirà a raggiungere i risultati sperati, in quanto occorre considerare anche altri indicatori per avere maggiori conferme. Ecco, quindi, che non bisogna mai trascurare i segnali di trading, che si rivelano abbastanza precisi e si prestano per essere abbinati con i risultati sulla paura e sull’avidità.

fear and greed index

Calcolo del fear and greed index live

Il fear and greed index è in grado di misurare sette indicatori, il primo dei quali, denominato momentum, tiene conto della performance dell’indice S&P 500 per poi compararlo con la media mobile a 125 giorni. Quando i prezzi delle azioni sono sopra la media il mercato è rialzista, quindi gli investitori tendono all’avidità. Sotto la media, invece, l’andamento è ribassista e ciò genera timore.

Il secondo e il terzo indicatore esaminano rispettivamente la borsa di New York e riguardano la forza del prezzo delle azioni, nonché i volumi di scambio.

C’è poi l’indicatore che tiene conto delle opzioni put e call al fine di verificare i cambiamenti sui sentimenti degli investitori, in aggiunta a quello che considera la domanda dei titoli spazzatura, il quale misura lo spread comparando con le obbligazioni ritenute affidabili.

Altrettanto importante è l’indice di volatilità VIX, il quale offre una stima tenendo conto della media registrata dai titoli del Chicago Board Options Exchange. Più elevato è il valore e maggiore sarà la volatilità, con conseguente paura e ribasso. Al contrario, più basso e meno sarà la volatilità, quindi si registrerà una tendenza al rialzo vista l’avidità fra gli investitori.

Infine c’è il monitoraggio della domanda sicura che mette in evidenza la paura fra gli investitori che nella maggior parte dei casi porta a prediligere i Titoli di Stato e i Buoni del Tesoro. Questo indicatore, più in particolare, considera le prestazioni registrate negli ultimi 20 giorni.

I trader compiono ogni giorno scelte più o meno ragionate e sulla base di vari fattori, fra cui soprattutto l’avidità e la paura, emozioni che non sono soltanto particolarmente contagiose, ma possono spingere a vendere e comprare approfittando dei prezzi di mercato in corso.

Punto di forza del fear and greed index è quello di fare luce proprio su questi sentimenti, allo scopo di offrire indicazioni in ordine alla direzione che sta prendendo il mercato. Sul punto è importante ricordare che le strategie maggiormente accreditate suggeriscono di puntare al rialzo nelle situazioni di estrema paura e di tendere al ribasso quando si registra una forte avidità, così come contrassegnata nell’indice di CNNMoney.

Il fear and greed, basato su sette indicatori, necessita comunque di conferme, per cui si raccomanda sempre di compiere ulteriori analisi tecniche e di verificare ciò che fanno gli investitori più accreditati o di frequentare corsi di trading.

Per gestire i tuoi investimenti scegli la piattaforma di trading LiquidityX

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Domande frequenti

Cos’è esattamente il fear and greed index?

Si tratta di uno strumento che permette di misurare il sentimento che muove le azioni degli investitori, grazie al quale capire quando domina la paura o l’avidità.

Come si utilizza il fear and greed index?

Lo strumento del fear and greed index si basa su una scala contrassegnata da numeri che vanno da 0 a 100, i quali indicano rispettivamente massima paura e avidità. Proprio agli estremi di questa scala ogni investitore dovrà tenersi pronto alla possibile inversione di tendenza.

Quanto è affidabile il fear and greed index?

Anche se alcuni trader sottovalutano il fear and greed index, bisogna tener presente che l’uso corretto di questo strumento potrà garantire buoni risultati, ma occorre comunque considerare altri indici per ottenere maggiori conferme.

Come viene conteggiato il fear and greed index?

Il calcolo avviene sulla base di sette distinti indicatori di analisi tecnica e il risultato è fornito in maniera completamente gratuita dal CNN.


Scopri i Broker più sicuri del 2021

Vai a Selezione Piattaforme Trading


Indici di Borsa: analisi e come investire

indici di borsa

Quando si parla di un argomento specifico come gli Indici di Borsa, nascono sempre numerose incomprensioni. Questo perché non sono in tanti a sapere esattamente di cosa si tratta e a conoscere il motivo per cui sono strumenti così importanti. A causa della confusione, molte persone compiono anche degli investimenti errati, perdendo il proprio denaro.

La buona notizia è che si tratta di un argomento di facile comprensione, a patto di dedicarvi qualche minuto e di addentrarsi nella questione in una maniera più profonda e dettagliata. Difatti, non occorre per forza di cose possedere delle specifiche conoscenze in merito, né di conoscere già il mercato degli Indici di Borsa. Tutt’altro! Chiunque potrebbe scoprire le particolarità di questo argomento senza nemmeno troppi sforzi.

Onde perderci in troppe discussioni, vediamo subito cosa sono questi indici, a cosa servono, perché vengono creati, se conviene investirci e come farlo.

Scegli LiquidityX per le tue operazioni e investimenti online

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Cosa sono gli Indici di Borsa?

L’Indice di Borsa è una raccolta di azioni creata con uno specifico obiettivo: capire meglio come sta andando un settore del mercato. Perciò un indice raccoglie un gruppo di titoli legati a una parte del mercato azionario.

Per esempio, un indice di software potrebbe raccogliere al proprio interno i titoli dei maggiori produttori di programmi per computer o smartphone al mondo, come Microsoft, Apple, SoftServe e altri. Un indice automobilistico, invece, conterrà i titoli delle case automobilistiche, come appunto BMW, Fiat, Chevrolet e così via. A questi si aggiungono anche titoli “misti”, che includono gli indici di vari settori.

Da questo punto di vista occorre ricordarsi che gli Indici di Borsa nazionali includono solo brand di quel specifico Paese. Quindi nell’indice saranno compresi unicamente i brand nazionali di un certo settore. Per rifarci all’esempio di prima, nell’indice automobilistico nazionale italiano si potrebbero trovare i titoli delle case automobilistiche italiane. Tra questi ci si può ricordare di Fiat, Ferrari, Maserati, Alfa-Romeo, Lancia, Iveco e così via.

Da qui deriva che se l’indice mostrasse dei segni di discesa, si potrebbe dedurne che il mercato delle auto in Italia abbia subito un calo. Contrariamente, se l’indice mostrasse dei segnali di crescita, potremmo dedurne che il settore automobilistico italiano si trovi in una fase rialzista. Quindi, i dati dell’indice sono, in un certo senso, “legati” al settore di riferimento.

Le prestazioni dell’indice dipendono a loro volta dalle caratteristiche dei singoli titoli contenuti nel paniere. Esso quindi rappresenta una specie di media del valore di tutti i titoli. Da questo punto di vista, se un’azienda avesse dei problemi e subisse un brusco calo, ciò si rifletterebbe sulle prestazioni dii tutto l’indice, che verrebbero indebolite.

Bisogna ricordarsi, che le prestazioni di una singola azienda di grande dimensioni influiscono sulle prestazioni di tutto il settore. Perciò se, per esempio, la Fiat fallisse, tutto il settore automobilistico italiano né risentirebbe.

Si tratta, dunque, di strumenti assai generici e molto popolari. Essi danno delle informazioni molto utili su un intero paniere di azioni e non solo su qualcosa di specifico. Questo rende gli indici di Borsa ideali per l’analisi e ottimali anche per il trading.

L’importante è ricordarsi che tali strumenti non si possono scambiare in maniera diretta. È possibile farlo per mezzo di alcuni broker che aiutano i trader interessati a prendere parte al commercio degli Indici di Borsa.

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Come investire sugli Indici di Borsa?

Gli investimenti sugli Indici di Borsa possono essere effettuati in vari modi, ma quello senz’altro migliore è rappresentato dai broker online. Sentendone parlare non bisogna spaventarsi: sono piattaforme progettate appositamente per coloro che vogliono investire negli asset senza correre molti rischi. Risulta però importante scegliere i siti più protetti, quelli famosi, che offrono diverse protezioni ai propri clienti.

Usufruendo di queste piattaforme sarà possibile investire sugli Indici di Borsa in ogni momento, da qualsiasi luogo si voglia. Molti broker online, inoltre, offrono ai clienti anche delle soluzioni extra, come il Copy Trading oppure il Conto Demo.

Una volta trovato il broker online meglio adatto alle proprie esigenze, non resta che verificare la presenza degli Indici di Borsa sulla sua piattaforma. Solitamente sono quelli nazionali, riferiti a un certo settore di un Paese. Poi, in base alla propria strategia e alla disponibilità di denaro, è possibile anche scegliere meglio su quale indice puntare e di quale fare a meno.

Vale la pena ricordarsi che si tratta di un paniere di azioni, motivo per cui è inutile aspettarsi dei guadagni mirabolanti oppure delle perdite gigantesche. Affinché questi avvengano è necessario che ci siano le giuste condizioni affinché avvengano dei cambiamenti così bruschi. Gli Indici di Borsa rappresentano infatti degli strumenti d’investimento conservativi. Perciò sono ben adatti a quegli investitori che vogliono andare più sul sicuro, pur restando consci di una minore possibilità di guadagnare.

Ciononostante, non si consiglia d’investire sugli stessi delle grandi somme per vari motivi. Come abbiamo detto prima, le prestazioni dell’Indice di Borsa sono strettamente interconnesse con il settore nazionale di riferimento. Quest’ultimo a sua volta dipende dalla situazione macroeconomica mondiale. Non è detto che questa sia stabile, non solo a causa del Covid, ma anche per via dei conflitti armati in Europa e nel mondo, che potrebbero minarne ulteriormente la stabilità.

Il pericolo di perdere il denaro a causa di un investimento svolto male è, quindi, dietro l’angolo. Per evitare i rischi ingiustificati si consiglia quindi di partire con delle somme equilibrate. Queste devono essere studiate appositamente in base al tipo dell’indice, alle sue caratteristiche storiche, alla sua possibilità, alla sua interconnessione con la situazione economica del Paese di riferimento e così via.

A causa della stabilità dei mercati, aprendo la scheda di un qualsiasi Indice di Borsa si potrà vedere una generale tendenza che punta al rialzo. Per questo, molti trader che investono sugli Indici di Borsa cercano di seguire questo trend. Ciò però non significa che non possano manifestarsi giornate negative, in cui l’indice segnerà un risultato negativo.

indici di borsa mondiali

Quali sono i più importanti Indici di Borsa?

Una volta compreso cosa sono gli Indici di Borsa, non resta che capire anche quali sono quelli più importanti per poter investire con successo. Ogni trader può valutare l’indice d’investimento in base alla propria propensione ai rischi. Noi, invece, illustreremo quelli migliori dal punto di vista del rapporto tra la qualità e il costo.

DJ30 – Dow Jones

La lista dei migliori Indici di Borsa su cui investire non può che partire dal più vecchio, che include più di 30 titoli molto importanti presenti nella Borsa degli USA.

Non è strettamente legato alle aziende che operano in un certo settore statunitense, ma riporta diverse imprese importanti per il mercato americano. Ciononostante, alcuni trader lo reputano poco affidabile nel riflettere l’esatto andamento dell’economia statunitense. Ciò avviene poiché a differenza degli altri Indici, questo tiene maggiormente conto del prezzo dei titoli e non della loro capitalizzazione.

Usandolo è comunque possibile ottenere dei buoni profitti, in quanto osservando il suo grafico storico si può rilevare una certa “regolarità storica”. Nonostante il trend generale dell’indice si trovi in ascesa da più di 40 anni, in alcune stagioni esso potrebbe mostrare dei problemi, mentre in altre subire delle brusche impennate.

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Domande Frequenti

Investire negli Indici di Borsa è difficile?

No, perché non bisogna possedere delle conoscenze molto profonde in materia. Chiunque può investire in questi asset, a patto di saper applicare adeguatamente i concetti di analisi tecnica e di quella fondamentale.

Ci sono i rischi d’investimento negli Indici di Borsa?

Nonostante siano degli asset considerati più conservativi degli altri, i rischi ci sono sempre e bisogna esserne coscienza attenendosi alla propria strategia di gestione del denaro.

Quali indici scegliere per l’investimento?

Se si è alle prime armi nel settore del trading, si consiglia di partire da quelli più famosi e conservativi. Altrimenti è possibile analizzare anche quelli più conosciuti.


Scopri i Broker più sicuri del 2021

Vai a Selezione Piattaforme Trading


Pensione integrativa: che cos’è e come funziona

pensione integrativa: quanto versare al mese

La pensione integrativa è un tipo di previdenza complementare. Una forma di investimento che integra la previdenza sociale, costituita sotto forma di associazione, ente o fondo, volto ad assicurare una pensione aggiuntiva al trattamento previdenziale pubblico per garantire un reddito di sostentamento e una migliore copertura previdenziale individuale nella vecchiaia o in caso di invalidità. Grazie alla sua natura previdenziale, la pensione integrativa garantisce sia una maggiore flessibilità, come ad esempio la possibilità di scegliere il programma di previdenza più adatto alle proprie esigenze, sia una maggiore stabilità ed economicità, grazie al risparmio graduale e costante.

Scegli LiquidityX per le tue operazioni e investimenti online

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Pensione integrativa: cos’è e a cosa serve?

Uno degli aspetti più interessanti della pensione integrativa, che lo differenzia da altre forme di previdenza individuale, è la possibilità di scegliere tra diversi tipi di contratto. Si tratta infatti di un prodotto flessibile, adatto ad una grande diversità di esigenze personali, in cui è possibile scegliere un contratto “chiuso”, regolato da una gestione finanziaria predefinita, un contratto “premium”, che prevede una gestione mista dei fondi, e un contratto a “preferenza”, che lascia la decisione di investimento all’iscritto.

Molte persone decidono di aderire alla previdenza integrativa per integrare la pensione pubblica, migliorare il livello di copertura previdenziale e assicurarsi un reddito aggiuntivo nella vecchiaia. In essa è possibile ottenere anche vantaggi fiscali e deduzioni dalle imposte, migliorare la pianificazione finanziaria a lungo termine, tutelare i propri familiari e accumulare un capitale da destinare al tuo futuro.

Un’altra forma di previdenza integrativa consiste nella costituzione di un piano di accumulo individuale, prevede versamenti a scadenze predefinite che vengono depositati in una forma di investimento scelta dal titolare del piano. Alla scadenza del piano, l’iscritto può beneficiare delle somme accumulate, che possono essere spese come parte della propria pensione o reinvestite come capitale in un nuovo investimento.

Esistono anche fondi di previdenza aperti, composti da capitali dei diversi iscritti, gestiti da un soggetto gestore che decide come distribuire i proventi e assicura la tutela degli iscritti. In questo caso, le quote possono essere convertite in capitale o in una forma di rendita annuale, che rappresenta un reddito aggiuntivo a quello previdenziale.

La previdenza integrativa è una forma di investimento utile e conveniente per migliorare la copertura previdenziale individuale, garantire un sostentamento economico e tutelare le proprie finanze future. Grazie alla possibilità di scegliere tra diversi modelli contrattuali, nonché alla possibilità di usufruire di sconti fiscali, è possibile scegliere un prodotto personalizzato che soddisfi al meglio le proprie esigenze di investimento a lungo termine.

Scegli la piattaforma LiquidityX per gestire in autonomia e in sicurezza i tuoi investimenti

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Pensione integrativa: le diverse tipologie dei fondi pensioni

La pensione integrativa è una forma di previdenza complementare a cui è possibile accedere per integrare quella obbligatoria ricevuta dall’Inps e ottenere un reddito più elevato in età pensionabile.

Esistono diversi tipi di fondi pensione che i titolari di pensione integrativa possono scegliere per investire i propri risparmi. I principali tipi di fondi pensione aperti sono i fondi pensione aperti (elencati nell’albo OICR), i fondi pensione chiusi (detti anche Fondi Negoziali) e i fondi pensione negoziali (autorizzati dall’INPS).

I fondi pensione aperti sono quelli più diffusi, generalmente consistono in una serie di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, titoli di stato e fondi comuni di investimento che la gestione investe con l’obiettivo di ottenere un buon rendimento. Esistono diversi fondi pensione aperti, ognuno con caratteristiche e rendimenti differenti in base agli strumenti finanziari scelti e dal tipo di gestione effettuata.

I fondi pensione chiusi sono quelli negoziati direttamente con un’azienda, che generalmente riscuotono i contributi dei singoli lavoratori per garantire loro una pensione integrativa una volta raggiunta l’età pensionabile. Generalmente questi fondi non sono sottoposti a regolamentazioni della Banca d’Italia; pertanto, non è regolato dalla stessa legislazione che regola i fondi aperti.

Infine, i fondi pensione negoziali sono fondi pensione previsti dai CCNL di determinati settori. si tratta di fondi istituiti da un’azienda o da un consorzio, in cui i contributi vengono versati dai lavoratori insieme a quelli dell’azienda. Generalmente questi fondi garantiscono ai lavoratori una pensione integrativa a partire dalla loro età pensionabile.

Bisogna considerare che ogni fondo pensione ha caratteristiche, rischi e rendimenti diversi in base alla sua composizione e al tipo di gestione effettuata. Per scegliere il proprio fondo pensione è quindi necessario confrontare le offerte, valutando le performance, le commissioni, le politiche di investimento e i rischi. Inoltre, è importante considerare che una gestione professionale dei propri investimenti contribuisce ad ottenere i migliori risultati.

Esiste inoltre la possibilità di creare una pensione individuale, denominata “pensione personale“. Si tratta di una previdenza integrativa che non appartiene a un fondo pensionistico, ma che può essere creata accumulando direttamente contributi, anche diversi da quelli della previdenza obbligatoria. La pensione personale permette una maggiore flessibilità e versatilità, andando però a discapito di prodotti di sicurezza maggiore come i fondi pensionistici.

In conclusione, la scelta di un elemento di previdenza integrativa come i fondi pensione dipende principalmente dai propri obiettivi e da come si desidera investire i propri soldi. È importante confrontare le diverse opzioni di investimento disponibili, considerarne i rischi e le prestazioni al fine di individuare il mix più adatto alle proprie esigenze. Una volta individuato il fondo pensione più appropriato, diventa possibile iniziare a costruire una pensione integrativa sicura e redditizia.

pensione integrativa

Come scegliere il fondo pensione migliore

La scelta di un fondo pensionistico può influenzare sia la tua pensione integrativa futura sia l’andamento dei tuoi risparmi. Perciò è fondamentale saper effettuare una scelta informata, che rappresenti una base ideale per raggiungere i propri obiettivi finanziari.

Per farlo è necessario prima comprendere come funzionano i fondi di previdenza integrativa: essi si basano su un investimento gestito da una serie di istituti finanziari diversi, con profitti qualitativamente variabili su un periodo di tempo più o meno lungo. Ogni fondo ha caratteristiche esclusive che ti consentono di personalizzare la tua pianificazione previdenziale in base ai tuoi obiettivi individuali.

Una volta intuiti i concetti fondamentali, ecco alcuni criteri pratici da considerare per scegliere il fondo pensione giusto:

Prima di tutto, valuta la solidità del fondo e la sua performance storica. Devi assicurarti che il fondo sia in grado di gestire determinati cambiamenti di mercato e di grandi cali di capitale. Inoltre, controlla che siano stati mantenuti alti rendimenti nel tempo, e in particolare in anni di crisi.

Inoltre, sono fondamentali la diversificazione e la composizione del portafoglio. Devi essere sicuro che il fondo offra una buona distribuzione del rischio e una varietà di investimenti, inclusa un’adeguata liquidità.

In ultimo, fai attenzione ai costi associati al fondo. Mentre alcuni fondi pensionistici offrono l’accesso al servizio di previdenza integrativa senza alcun costo, altri possono avere costi di gestione e/o costi periodici. Valuta quali costi sono associati alla tua scelta di fondo e assicurati che siano sostenibili in relazione all’investimento.

Facendo delle ricerche, confrontando più opzioni e considerando gli aspetti menzionati, puoi creare il miglior piano previdenziale per la acquisizione degli obiettivi finanziari desiderati.

pensione integrativa migliore

Simulazione pensione integrativa

La pensione integrativa è una soluzione di previdenza complementare che permette di integrare, in parte o del tutto, l’assegno di pensione dalle forme obbligatorie di previdenza sociale. È un prodotto assicurativo dedicato a lavoratori dipendenti, occupati in lavoro autonomo, con contratti a termine, a progetto o parasubordinati.

Attraverso una simulazione pensionistica accurata, chiunque può valutare la propria situazione finanziaria e i possibili rendimenti futuri. Questo processo di valutazione è sempre più indispensabile in vista della riduzione dei trattamenti di previdenza obbligatori, causata dall’odierna precarietà lavorativa.

Per essere quanto più precisi possibile, è necessario effettuare nella simulazione diversi passaggi: innanzitutto, è necessario prendere in considerazione le proprie entrate, le varie forme di intervento di un eventuale piano pensionistico integrativo, nonché le possibili differenze tra periodi di investimento con un rendimento elevato e periodi con basso rendimento.

Inoltre, è utile conoscere il proprio stato sociale ed il meccanismo fiscale previsto dal governo. Lo scopo è anche quello di adeguare la portata della struttura pensionistica ai diversi scenari di reddito, anzianità e stato sociale.

Infine, nella simulazione è importante determinare il livello di rischio che si è disposti a correre in relazione agli investimenti effettuati. Il livello di rischio deve essere commisurato all’età e al periodo di durata dell’investimento, nonché ai vincoli quali l’accessibilità di liquidità, in modo da non assumere rischi eccessivi.

Tutto ciò in relazione al tipo di prodotto contribuisce a stabilire l’ambito dei possibili risultati: può essere sicuro oppure più dinamico e così via. In quest’ottica, tra i principali prodotti pensionistici abbiamo le formule assicurative, la previdenza complementare, le assicurazioni sulla vita, e le polizze previdenziali.

La previdenza complementare offre maggiore stabilità e sicurezza finanziaria, garantita da un fondo con diversi investimenti effettuati in base agli obiettivi e al tempo di vita di un’assicurazione pensionistica integrativa.

I fondi pensione aperti possono, inoltre, offrire migliori risultati in termini di rendimento, anche se accompagnati da maggiori rischi, che possono essere controllati misurandone l’andamento sul lungo periodo. Quindi, prima di procedere con un’eventuale scelta di fondo, è bene effettuare una accurata simulazione e una comparazione tra gli investimenti tra quelli esistenti, al fine di ottenere il miglior rendimento possibile.

Per gestire i tuoi investimenti scegli la piattaforma di trading LiquidityX

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Domande frequenti

Cosa è l’integrazione pensionistica? 

L’integrazione pensionistica è un programma di investimento individuale che permette agli individui di accumulare finanziamenti supplementari per la pensione. Questo programma può essere fatto come conto pensionistico libero, conto pensionistico sul posto di lavoro, conto pensione individuale, conto pensionistico unificato, conto pensionistico PEP o conto pensione professionale.

Qual è l’importo minimo che posso investire in integrazione pensionistica?

 La maggior parte dei programmi di integrazione pensionistica richiede un investimento minimo. Le quantità variano a seconda del tipo di conto pensionistico che viene scelto. Assicurati di leggere attentamente i termini di un conto prima di prendere una decisione.


Scopri i Broker più sicuri del 2021

Vai a Selezione Piattaforme Trading


Comprare azioni Microsoft: quotazione e andamento

azioni microsoft

Quando si deve effettuare un investimento, come quello sulle azioni Microsoft, occorre necessariamente conoscerne il valore e l’andamento, le novità, come ad esempio gli ingenti investimenti nell’intelligenza artificiale che Microsoft sta effettuando, in modo che si abbia la panoramica generale e possibili proiezioni, evitando di compiere errori che potrebbero ripercuotersi sui ritorni dell’investimento nel breve o lungo termine. Scopriamo quindi cosa occorre conoscere in merito agli investimenti in azioni Amazon e quindi fare in modo che ogni singola operazione possa essere effettuata adeguatamente, quindi prevenire delle soluzioni che potrebbero essere tutt’altro che ottimali.

Per gli stessi motivi ti consigliamo di utilizzare LiquidityX, una piattaforma che ti permette di gestire facilmente un portafoglio di azioni ampio e diversificato

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Una compagnia che vive di alti e bassi

La storia della compagna Microsoft, fondata da Bill Gates, rappresenta un percorso che vede protagonisti dei momenti che vengono alternati e che, molto spesso, hanno compotato una serie di situazioni talvolta preoccupanti per gli azionisti.

Occorre considerare come, nel recente periodo, l’andamento del valore delle azioni della compagnia tendono a essere abbastanza buone e allo stesso tempo i tracolli finanziari, comunque, tendono a essere abbastanza presenti.

Fondata attorno agli anni 70, precisamente nel 1975, la compagnia inizialmente si occupava di realizzare diversi software informatici, cercando quindi di elargire dei prodotti che avrebbero migliorato l’utilizzo dei computer.

Solamente circa una decina d’anni dopo i fondatori, grazie anche a una serie di collaboratori che subentrano nella società, riesce a creare i primi sistemi operativi completi, nonché i computer che permettono all’azienda di divenire lentamente un vero e proprio colosso del settore informatico.

Questo è il primo momento di vero spicco delle azioni Microsoft, che dopo qualche anno raggiungono dei livelli interessanti. Ovviamente occorre parlare del primo tracollo importante, avvenuto attorno agli anni 2000. Tale accadimento deve essere collegato alla nascita delle prime compagnie rivali di questo colosso, che lentamente ha dovuto fare i conti con diversi nuovi competitor che si sono affacciati nel settore informatico, quindi che hanno deciso di fare una sorta di guerra a questa compagnia, che si è ritrovata a dover fronteggiare appunto diverse situazioni dove il suo dominio è stato messo leggermente in bilico.

Scegli la piattaforma LiquidityX per gestire in autonomia e in sicurezza i  tuoi investimenti

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Il crollo di Microsoft, la ripresa e un andamento importante da considerare

Il vero crollo di Microsoft, dopo diversi anni di andamenti positivi per quanto concerne le sue azioni e la valutazione delle medesime, è da ricercare negli anni 2010.

Durante quel periodo storico, infatti, accadde che il settore informatico dovette affrontare una profonda crisi, dovuta anche dalla qualità non eccelsa di alcuni sistemi operativi e componenti per l’utilizzo dei vari computer.

Questa situazione ebbe una ripercussione incredibilmente pesante sulla Microsoft e sulle altre aziende che operano nel settore informatico, in quanto diverse compagnie si ritrovarono a dover chiudere le varie sedi e questo, effettivamente, aveva comportato una situazione tutt’altro che semplice da fronteggiare.

Con la chiusura delle diverse compagnie, il settore informatico rappresentò quindi una sorta di crollo dovuto anche dai tanti licenziamenti che vennero registrati durante quegli anni.

Questo comportò, come conseguenza diretta, un crollo delle varie azioni, che venne recuperato solamente dopo qualche anno. La compagnia leader nel settore informatico, quindi, riuscii a recuperare il terreno perso e allo stesso tempo è importante considerare come la ripresa economica venne stabilita anche dal grande successo dei dispositivi mobili e dalla creazione del sistema operativo per smartphone. Proprio grazie a questo genere di situazione fu possibile per Microsoft riuscire a incrementare il valore delle sue azioni, realizzando una sorta di andamento costante in grado di rispondere adeguatamente anche alle esigenze dei vari azionisti, che tutt’ora oggi decidono di puntare su questa compagnia nel momento in cui si decide di effettuare un’operazione finanziaria anche di una certa importanza.

valore azioni microsoft

Percentuali importanti per l’andamento delle azioni Microsoft

Per quanto riguarda l’andamento e la valutazione azioni Microsoft, queste attualmente si assestano su un valore pari a 226 dollari circa, importo molto importante che mette in risalto come la stessa compagnia sia riuscita a ottenere un buon risultato grazie ai diversi settori di operatività, offrendo quindi l’occasione alla stessa impresa di ottenere un buon risultato e soddisfare le aspettative degli investitori.

Le piccole percentuali di aumento del valore mettono inoltre in risalto come la stessa compagnia presti molta attenzione alle esigenze del settore informatico, il quale tende a essere costantemente in evoluzione e necessita ovviamente di prodotti che siano in grado di rispondere in modo adeguato alle esigenze specialmente delle ditte o privati che operano principalmente con i sistemi telematici.

Occorre prendere in considerazione come, questo genere di andamento, potrebbe essere oggetto di diverse variazioni nel corso di brevi lassi di tempo.

Le variazioni percentuali sono del due percento periodico nei momenti di grande successo della compagnia, che riesce a mantenere questo trend anche per diversi mesi di seguito, offrendo quindi agli azionisti la concreta opportunità di incrementare il proprio patrimonio con lo scorrere del tempo.

Attualmente le quotazioni delle azioni Microsoft sono molto vantaggiose per quanto concerne appunto i vari risultati positivi, offrendo quindi una costante che non deve essere sottovalutata e che permette effettivamente di migliorare il proprio rendimento in tempistiche meno lunghe del previsto, dettaglio chiave da non ignorare.

andamento azioni microsoft

Cosa incide sulle variazioni della compagnia Microsoft

Per quanto concerne le variazioni, queste sono dettate generalmente dalle diverse tipologie di prodotti che vengono proposti e soprattutto dalle esigenze del mercato, quindi dal successo che viene raggiunto da parte dei diversi prodotti proposti dalla compagnia.

In questo caso occorre prendere in considerazione come questi particolari aspetti sono fondamentali e devono essere tenuti bene a mente nel momento in cui si decide di investire in questa compagnia.

Questo per il semplice fatto che, molto spesso, accade appunto che un prodotto che non riscuote un ottimo risultato potrebbe avere delle ripercussioni negative proprio sull’andamento delle stesse azioni, aspetto fondamentale da non sottovalutare.

Occorre quindi considerare come, per un investimento ottimale, sia necessario prendere in considerazione il successo raggiunto dai vari prodotti lanciati sul mercato da parte della compagnia: questo determina, seppur in maniera non così eccessiva, l’andamento delle diverse azioni, offrendo quindi quella panoramica aggiuntiva importante che permette di capire se sia il momento adeguato per investire o meno.

Pertanto occorre prendere sempre in considerazione tutti questi aspetti, in maniera tale da ottenere un buon risultato e quindi evitare delle potenziali situazioni spiacevoli quando si decide di investire in questo campo.

Domande frequenti

Acquistare le azioni Microsoft è sicura come operazioni?

La risposta è affermativa, ma occorre prendere in considerazione diversi aspetti come, per esempio, la sicurezza del portale sul quale si intende svolgere tale procedura.Questo aspetto diventa fondamentale in quanto è importante evitare di recarsi su piattaforme online che non hanno i requisiti di sicurezza necessari grazie ai quali svolgere tali procedure, quindi occorre sempre verificare che il portale non sia una sorta di trappola che potrebbe causare delle perdite economiche importanti.

Meglio acquistare le azioni online o presso la banca?

Anche in questo caso occorre prendere in considerazione il fattore sicurezza, che deve raggiungere diversi livelli elevati.In banca si ha la certezza che l’operazione venga svolta in maniera certa, quindi senza eventuali truffe ben celate, ma i costi potrebbero essere elevati se si considerano anche le commissioni che vengono applicate all’operazione.Online si potrebbe risparmiare del denaro ma è importante valutare come non tutte le piattaforme offrano quel tipo di sicurezza che si ricerca quando si svolgono tali operazioni.

Come si possono acquistare le azioni Microsoft?

Tali azioni possono essere acquistate in tanti modi diversi tra di loro. In banca, ovviamente, verrà utilizzato il conto corrente bancario, il quale deve essere appunto adoperato per poter effettuare la suddetta compera.

Se invece si opta per il web, le soluzioni sono diverse, quindi è molto importante valutare anche il tipo di pagamento che viene accettato dal suddetto tipo di sito web. Ovviamente, per evitare delle situazioni che potrebbero essere tutt’altro che piacevoli, è importante considerare come sia importante evitare che il metodo prescelto non sia tracciabile. Se si trascura questo particolare aspetto, infatti, si rischia effettivamente di dover fare i conti con la potenziale perdita del proprio patrimonio, quindi andare incontro a eventuali truffe.

Come conoscere il valore delle azioni Microsoft

Per quanto concerne conoscere questo genere di aspetto, occorre sempre sfruttare i vari siti web che consentono di conoscere quali sono le diverse variazioni del valore delle azioni di questa compagnia.

Online esistono tanti siti web specializzati nell’argomento che danno l’occasione di venire a conoscenza delle suddette variazioni, quindi fare in modo che ogni singola operazione che viene svolta possa essere effettuata al termine di un accurato percorso di studi.Ecco, dunque, che svolgendo tutte queste procedure sarà possibile avere l’occasione di migliorare la propria scelta in merito all’investimento, quindi evitare una serie di potenziali problematiche che potrebbero peggiorare con lo scorrere del tempo e quindi rimanere abbastanza delusi e perciò non riuscire a incrementare la somma di denaro investita grazie ai buoni risultati ottenuti.

Per gestire al meglio e in sicurezza i tuoi investimenti scegli la piattaforma di trading LiquidityX

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading


Scopri i Broker più sicuri del 2021

Vai a Selezione Piattaforme Trading


Investire in oro: come farlo e quando conviene

investire in oro

Si sente spesso dire che l’oro è il bene rifugio più sicuro, soprattutto quando il periodo storico è molto incerto e i mercati oscillano in maniera preoccupante.

Prendi lo scenario attuale e pensa a un investimento che possa farti dormire sogni tranquilli e che mantenga quantomeno il suo valore nel corso del tempo.

Investire nell’oro generalmente conviene, ma in questo articolo vedremo quando è il momento di azzardare una soluzione di questo genere e come eseguire tale operazione nella maniera corretta.

Non esiste infatti un solo modo di investire nell’oro, poiché è possibile farlo nella maniera tradizionale, portando a casa un bene fisico, oppure secondo una modalità più moderna, scommettendo su titoli connessi a questo settore che solitamente tendono a mantenersi stabili e a far fare buoni affari a coloro che non amano rischiare troppo nel mondo degli investimenti.

Scegli LiquidityX per le tue operazioni e investimenti online

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

[ez-toc

Cosa significa veramente investire nell’oro?

Come abbiamo visto, affermare di voler investire nell’oro è un concetto piuttosto vago ed è bene comprendere che tipo di investimento è il più adatto per le proprie esigenze.

Il primo modo per fare un investimento di questo genere è scegliere il lingotto, interamente realizzato in oro e dal peso standard, che deve essere conservato in un luogo sicuro e all’occorrenza scambiato con il denaro.

Trattandosi di una modalità più scomoda, in quanto bisogna predisporre un ricovero per il proprio bene e pertanto sborzare del denaro per una cassetta di sicurezza, attualmente si tende a scegliere altre soluzioni, come ad esempio le monete in oro.

Queste sono sicuramente più semplici da gestire, ma richiedono almeno il possesso di una cassaforte per evitare furti a seguito di effrazione domestica.

Moderno e funzionale è l’investimento sul titolo finanziario legato all’oro, puntando sulle grandi case produttrici o sulle aziende che si occupano della lavorazione e dello smistamento di questo materiale.

Interessante è infatti l’attività di trading che viene fatta dietro a questo mondo, che prevede di scommettere sul rialzo o sul ribasso del materiale nel corso del tempo, fissando un arco temporale più breve rispetto a quello dell’investimento fisico.

In tal caso il range di guadagno previsto è molto ampio, poiché parliamo di un bene rifugio che mantiene inalterato il valore ma non apporta una crescita del capitale rapida come altre soluzioni.

Perché è consigliabile puntare sull’oro

Perché si consiglia agli investitori di puntare sull’oro, soprattutto in questo periodo storico ricco di incertezze e improvvisi accadimenti dal punto di vista sociale, politico o sanitario?

La risposta risiede nella storia di questo materiale, che mostra come il suo andamento sia sempre costante e lievemente in crescita, con picchi che hanno fatto la fortuna degli investitori.

La strategia attuale si diversifica però da quella utilizzata un tempo, poiché se prima si investiva totalmente su questa soluzione, oggi si diversifica il portafoglio e solo parte del capitale è indirizzato in tale settore.

In particolare, sono gli ETF a servirsi maggiormente di questo genere di asset, da affiancare a varianti più rischiose e redditizie, per aiutare l’investitore a massimizzare il suo denaro senza correre dei rischi inutili.

Gli ETF consistono in piani finanziari nel quali la cifra da investire è ripartita in maniera intelligente a seconda del periodo storico e delle oscillazioni del mercato, solitamente divisa in una parte gestita in modo prudente e una parte che accetta di correre il rischio, seppure ponderato da un esperto del settore che ha contezza degli accadimenti ora dopo ora.

Il vantaggio è che qualsiasi cosa accada in altri ambiti, quello dell’oro rimarrà stabile come un’ancora di salvezza, così da avere sempre un importo residuo da poter reinvestire e ricominciare il business.

A chi si addice un investimento nel settore dell’oro?

L’investimento nell’oro è una soluzione percorsa da diversi target di investitori, a partire da quelli più inesperti, che cercano una soluzione stabile e povera di sorprese, in modo da prendere confidenza con questo mondo senza il rischio di perdere tutto il proprio capitale.

Ad essere interessati sono anche gli investitori più esperti, i quali sanno come il mercato possa cambiare improvvisamente e quello che era un asset vincente e in ascesa può precipitare da un momento all’altro.

Per questo, il capitale viene diversificato e una parte è messa al sicuro, come all’interno di una cassaforte che difficilmente può essere scalfita.

In linea generale a prediligere tale modalità di investimento sono coloro che hanno un approccio più conservativo e sono meno interessati al guadagno immediato ed esponenziale.

Chi si accontenta di una rendita medio-bassa ma costante sceglie di investire nell’oro e attuare una pianificazione nel lungo termine, sapendo che nel primo periodo il denaro sarà solo protetto ma non porterà frutti visibili.

Come accennato, gli ETF sono comunque la modalità attualmente più usata per un investimento di questo genere, poiché consente di azzardare senza alzare troppo i rischi e sempre sotto la supervisione di un esperto del settore che abbia la competenza giusta per elaborare una strategia vincente.

Entriamo quindi nel vivo del discorso e vediamo come investire praticamente nell’oro per mettere al sicuro il proprio denaro.

come investire in oro

Come investire nell’oro

Prima di vedere quali sono le possibilità a disposizione di coloro che vogliono investire nell’oro, premettiamo che la fortuna di questo metallo deriva dall’essere una risorsa limitata sul nostro pianeta e pertanto la sua rarità innalza il valore.

Ogni volta che questo bene scarseggia acquista ancora più potenziale, mentre quando sono scoperti giacimenti o torna disponibile sul mercato ha una lieve flessione, ma questa incide poco sui mercati azionari che si mantengono stabili.

Le monete in oro

Ti sarà probabilmente capitato in passato di conoscere una persona che ha deciso di investire il proprio denaro in monete d’oro.

Fino a pochi decenni fa, infatti, si trattava della modalità maggiormente diffusa e più semplice da attuare.

Ancora oggi sono diverse le persone che scelgono di ricorrere a questo metodo tradizionale, aggiungendo anche la componente della rarità della moneta oltre al valore intrinseco del metallo.

Non pensare tuttavia che si tratti di una semplice operazione, in quanto la scelta della moneta è determinante per garantirsi un valore stabile.

Il primo parametro da tenere in considerazione è la sua vendibilità così che, in caso di necessità, sia possibile cedere rapidamente il proprio bene in cambio di una congrua somma di denaro.

Inoltre, è essenziale che le monete siano conservate nella maniera corretta e non subiscano l’azione del tempo, facendo in modo che il materiale si preservi nel tempo.

Attualmente ci sono alcune monete antiche che vanno per la maggiore, come il Merengo svizzero, l’American Eagle, il Wiener Philharmoniker austriaco e le sterline d’oro, che nel corso degli anni sono sempre andate per la maggiore tra gli investitori più inesperti, essendo le altre tipologie più ricercate e comprese solo dagli esperti del settore.

Un professionista saprà comunque guidarti nella scelta e indicarti la modalità più conveniente per il tuo investimento, puntando anche al Krügerrand sudafricano, al Maple Leaf canadese e all’Australian Nugget.

Scegli la piattaforma LiquidityX per gestire in autonomia e in sicurezza i tuoi investimenti

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

I lingotti in oro

Molte persone hanno ammirato un lingotto d’oro solo nel film, essendo un bene difficilmente reperibile se non ricorrendo a un istituto specializzato o a una banca, dove è però necessario ordinare il bene non essendo sempre reperibile.

Ogni investitore ha davanti a sè una doppia possibilità, che prevede di portare a casa il lingotto, ma solo se si possiede un adeguato sistema di sicurezza, oppure lasciarlo nel caveau della banca, dove verrà custodito con sistemi all’avanguardia e solitamente difficili da violare.

In base al tipo di investimento che si desidera fare, esistono lingotti dal taglio differente, con i più grandi che arrivano a pesare anche 12,5 kg e possono accrescere il proprio valore nel corso degli anni, considerando però sempre che il range da stabilire deve essere lungo e non bisogna avere fretta di constatare un guadagno immediato.

Se l’esigenza è questa, meglio rivolgersi al trading finanziario, che tuttavia presenta dei rischi abbastanza elevati.

Investire nel lingotto può avere anche qualche risvolto negativo poiché, al contrario dell’oro fisico e delle monete, questo è appositamente creato e pertanto può avere un costo maggiorato di circa il 20% a causa del prezzo alto della manodopera.

Non dimenticare di controllare se i lingotti che hai acquistato sono dotati di opportuna certificazione, così da poterli poi riscattare a norma di legge o cederli sul mercato in caso di esigenza o di impennata del valore dell’oro.

Oro fisico

Per oro fisico si intendono sia i gioielli sia le componenti in oro, che possiedono un valore specifico in base al peso e ai carati.

Si tratta di una modalità di investimento semplice da attuare, a patto che si abbiano adeguati mezzi di protezione come una cassaforte o una cassetta di sicurezza all’interno della banca.

Se invece bisogna adeguare la propria abitazione o affittare un ricovero di questo genere, allora i costi lieviterebbero e potrebbe non essere più troppo conveniente fare un investimento di questo tipo.

Oro finanziario

Attualmente si sente sempre più spesso parlare di oro finanziario, una modalità di investimento che prevede di puntare su asset e titoli che sono strettamente connessi a questo materiale.

I vantaggi sono legati ai costi di acquisto e gestione, in quanto non esiste manodopera per la realizzazione di lingotti o oro fisico e viene meno la componente del trasporto.

Un abile esperto del settore saprà consigliarti una gestione basata sugli ETF, così da diversificare il portafoglio e limitare il rischio.

Gli asset legati all’oro rientrano nella parte conservativa della strategia, in quanto parte del capitale è protetto e difficilmente vedrà calare il suo valore, soprattutto nel breve e medio termine.

Il guadagno non è elevato ed estemporaneo come altri titoli, tuttavia è possibile avere un discreto margine, fissando un orizzonte abbastanza ampio nel tempo.

Esistono poi degli ETF a replica fisica, una modalità ibrida rispetto a quelle che abbiamo appena citato.

Di fatto l’investitore acquista dell’oro ma non ne entra in possesso, seguendo solo le oscillazioni del mercato sui titoli azionari.

Tuttavia può scegliere se riscattare il suo metallo prezioso e di fatto diventarne il proprietario.

La modalità a replica sintetica, invece, non prevede alcuna consegna fisica e rimane inserita nell’ambito delle azioni e del trading puro e semplice.

investire in oro conviene

Per gestire al meglio i tuoi investimenti scegli la piattaforma di trading LiquidityX

Tra il 74% e l’89% dei conti di clienti al dettaglio perde denaro facendo trading

Domande frequenti

Quali sono le monete sulle quali bisogna puntare?

L’American Eagle, la sterlina d’oro, l’Australian Nugget, il Maple Leaf canadese, il Krügerrand sudafricano e il marengo d’oro svizzero.

Quali sono i tipi di investimento in oro?

Gli investimenti in oro prevedono l’acquisto di monete, di lingotti, di oro fisico o di asset secondo la strategia delle ETF.


Scopri i Broker più sicuri del 2021

Vai a Selezione Piattaforme Trading


Trading automatico: come funziona e i migliori software

trading automatico

Se sei un addetto ai lavori o un appassionato del settore avrai certamente sentito parlare di trading, una delle forme di investimento in ascesa negli ultimi anni, che consente di guadagnare in tempi brevi e proporzionalmente al proprio capitale.

In questo articolo parleremo però di una forma differente di trading, quello automatico, che prevede l’uso di software intelligenti i quali si occupano di investire al posto del trader.

Parliamo di una soluzione adatta a coloro che desiderano approcciarsi a questo mondo ma non hanno ancora una conoscenza completa delle sue dinamiche, con il rischio che possano puntare sull’asset sbagliato perdendo tutti i propri guadagni.

Esistono portali appositi che lavorano in maniera automatica per il cliente e, con i loro algoritmi, massimizzano il budget a disposizione, valutando le oscillazioni del mercato e investendo nel settore più fruttuoso in quel preciso momento.

Come funziona esattamente il trading automatico

Quando si parla di trading automatico, ci si riferisce in particolare a un sistema di software che basano il loro funzionamento su robot intelligenti, i quali sono in grado di decodificare i dati provenienti dal mercato e prendere delle decisioni al posto del trader.

Ciò accade soprattutto nel caso di investitori inesperti, che desiderano guadagnare denaro senza esporsi troppo al rischio di una scelta sbagliata dal punto di vista dell’asset e del suo andamento.

Ogni piattaforma possiede un diverso linguaggio di programmazione e pertanto è opportuno conoscerne le differenze per capire qual è quella che maggiormente fa al caso proprio.Esistono sistemi di grandissima qualità e dall’efficacia considerevole, a seconda di chi li ha immaginati e poi realizzati e della sua competenza in materia. In particolare, un abile programmatore deve possedere due abilità essenziali, che gli permetteranno di realizzare un software capace di essere sempre al passo con i tempi e aiutare i trader inesperti.

In primo luogo deve essere presente una buona conoscenza del mercato finanziario, sia come comportamento abituale sia a livello storico, così da poter leggere meglio l’influenza degli accadimenti sociali e politici sulle sue oscillazioni. In secondo luogo è importante saper lavorare con i sistemi informatici e realizzare algoritmi che siano precisi ed evoluti, da modificare nel tempo per avvicinarsi sempre di più alla perfezione.

Da queste riflessioni si evince come si tratti di un lavoro estremamente complesso e che pertanto sono davvero poche le pagine web affidabili in tal senso. Non farti ingannare dal loro costo, poiché non è certo che un portale più oneroso sia effettivamente migliore di uno più economico. Vediamo quindi come scegliere il migliori software per trading automatico in base alle proprie esigenze e quali sono le caratteristiche che non dovrebbero proprio mancare in un sistema di questo genere.

Come scegliere un software di trading automatico

Prima di acquistare un software di trading automatico, sarebbe il caso di valutare una serie di parametri essenziali in modo da non cadere vittime di truffe.

Essendo una modalità che coinvolge soprattutto le persone inesperte, meglio prendere qualche precauzione ulteriore, poiché molti programmatori sono solo venditori di fumo ed è facile pagare molto un prodotto che in realtà non porta i risultati sperati.

Verificare la cronistoria del software

Quando acquisti un software per trading automatico il primo passo da compiere è informarsi sul suo comportamento nel corso del tempo.

Il suggerimento è pertanto di non affidarsi a sistemi che siano troppo recenti e dei quali non si sia potuta verificare l’affidabilità, ma solo a soluzioni che hanno avuto un riscontro. Leggi pertanto le recensioni, chiedi a coloro che hanno avuto modo di testare le varie possibilità e scegli solo quella che ha ottenuto successo in maniera continuativa.

Significa infatti che il suo algoritmo è stato realizzato in maniera intelligente e che è in grado di leggere correttamente le oscillazioni del mercato, aiutando i trader che non conoscono molto bene il settore ma desiderano ugualmente tentare questa strada per massimizzare il business.

Leggi le recensioni

L’esperienza diretta degli altri utenti è la fonte più attendibile quando si cerca un software affidabile non solo nel breve termine ma anche nel medio. Esistono infatti robot che hanno pochissime funzioni o che sono dotati di algoritmi antichi e inutili, pertanto l’investimento sarebbe solo uno spreco di denaro. Verificando le opinioni tieni però conto del target di clientela che le scrive, in quanto quello che potrebbe essere valido per un investitore non è invece quello che cerca un altro.

Scegli solo software che si aggiornano nel tempo

Anche i software migliori di trading automatico con il passare del tempo possono perdere la propria efficacia, in quanto il mercato muta rapidamente ed è necessario che loro lo seguano senza perdere colpi.

Per questo motivo è essenziale acquistare un sistema che possa essere aggiornato periodicamente, correggendo eventuali anomalie e soprattutto inserendo algoritmi che consentono di leggere le oscillazioni del mercato al cambiare delle condizioni storiche, politiche ed economiche.

miglior software per trading automatico

I migliori software di trading automatico

LiquidityX

Se sei alla ricerca di un software per trading automatico che sia gratuito ma comunque di buon livello, quello offerto da LiquidtyX si è rivelato la soluzione vincente per molti utenti.

In tal caso a prendere delle decisioni per il trader inesperto non è un robot impostato su algoritmi ma un team di esperti investitori, con il vantaggio della componente umana che studia e analizza le oscillazioni del mercato. I segnali inviati sono stati fino a questo momento abbastanza precisi, ma a quel punto deve essere il cliente a scegliere se seguire la pista oppure lasciare perdere.

Parliamo quindi di un trading automatico anomalo, che non esclude del tutto la capacità del trading inesperto ma allo stesso tempo lo guida all’interno di un binario già prefissato. Il vantaggio consiste nel non avere costi iniziali legati all’acquisto del software o all’ingresso sul portale, iniziando la propria attività con un capitale pulito da investire nella sua totalità e massimizzare in un arco temporale prefissato.

Forex

Coloro che approcciano al mercato del trading solitamente sfuggono dai sistemi Forex. Si tratta di quelli più diffusi del mercato sia per gli esperti sia per i principianti, che offrono un ottimo livello di precisione e soprattutto sono semplici da usare, adatti quindi ai meno preparati.

Il rischio è che molti truffatori si appoggino proprio a questo sistema per raggirare gli utenti, essendo conosciuto e usato in maniera universale. Il consiglio è quindi quello di informarsi prima di seguire un trader professionista e capire quali vantaggi hanno tratto gli altri utenti. Anche in questo caso vale la regola della diversificazione, andando a investire porzioni del proprio capitale e non puntando mai su un’unica soluzione.

Metatrader 4

Un’altra soluzione che ha riscosso un notevole successo tra gli investitori più inesperti è Metatrader 4, la quale fornisce un servizio di vero e proprio trading automatico. Si basa infatti su un robot che agisce attraverso gli algoritmi realizzati dai programmatori, liberando l’utente da ogni genere di responsabilità e prendendo le scelte ai suo posto.

Se dai un lato questo può essere un notevole vantaggio per coloro che non hanno ancora una conoscenza approfondita del sistema, dall’altra parte ci si chiede se il funzionamento del sistema sia sempre ottimale e quale possa essere il margine di errore previsto. I robot Metatrader 4 sono di varie tipologie e dipendono essenzialmente dal tipo di programmazione che hanno subito.

Se sono stati realizzati da abili informatici è molto più probabile che aiutino il cliente nella sua ascesa verso il successo finanziario, se invece sono semplici e approssimativi è possibile che il capitale venga disperso in breve tempo. Non è possibile quindi stabilire se sono algoritmi realmente efficaci, poiché dipende dallo specifico caso e dagli aggiornamenti che sono fatti nel corso del tempo.

Trading automatico con bitcoin e criptovalute

Il mondo della moneta digitale affascina gli amanti del settore e ha preso piede anche nell’ambito del trading automatico. In molti portali è possibile infatti usare bitcoin e criptovalute per ottenere profitto, ma è necessario che il software utilizzato sia il più avanzato possibile e che venga aggiornato periodicamente, essendo una situazione in continuo divenire.

Essendoci un passaggio ulteriore, cioè quello che porta alla consegna del contante al trader esperto per acquistare criptovaluta, è molto più probabile che si verifichino delle vere e proprie truffe, pertanto bisogna porre la massima attenzione rispetto a chi ci si affida. Leggi quindi le recensioni e valuta lo storico relativo al passato, per fare una valutazione globale anche rispetto al tipo di target che ogni sistema soddisfa.

Quando un software di trading automatico è quindi da considerare serio? Alla luce di quanto osservato, ecco le caratteristiche che non devono mancare all’interno di un software serio per trading automatico. In primo luogo, non avviene alcuna promessa di soldi facili, poiché un vero esperto del settore sa che ci sarà del lavoro da fare nella scelta del trader da seguire o del robot da selezionare, verificandone i requisiti.

Il portale non deve poi avere problemi tecnici ricorrenti e funzionare in maniera agevole, così da permettere l’attività di trading giorno e notte per soddisfare le esigenze temporali del cliente. I profitti vengono generati in maniera costante e continua, senza oscillazioni di vincite e perdite consistenti.

Questo significa infatti che l’algoritmo segue una logica vincente ed è improbabile che possa fallire nel breve e medio termine, soprattutto se viene aggiornato periodicamente con nuovi input. Opta poi per il servizio offerto solo da una piattaforma regolamentata, la cui politica sia trasparente e consultabile in ogni momento e che segua la legislazione in materia senza sotterfugi o operazioni poco chiare.

trading automatico funziona

Domande frequenti

Quali sono i migliori trading automatici?

Puoi selezionare un trading automatico che si affida a un professionista degli investimenti o uno che basa il suo funzionamento su un robot dagli algoritmi molto sofisticati.

Cos’è un sito di trading automatico?

Il sito di trading automatico si basa su un robot che gestisce gli investimenti, più o meno complesso a seconda di come è stato programmato.

A chi si addice il trading automatico?

Il trading automatico è perfetto per gli investitori inesperti


Scopri i Broker più sicuri del 2021

Vai a Selezione Piattaforme Trading