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Ordini Pendenti: E’ Meglio Buy Stop o Buy Limit?

stop limit

Molti pensano che i trader passano la loro giornata al computer a guardare i grafici per capire quando comprare o vendere… ti assicuro che non è così!

Negli ultimi anni sono nati sempre più strumenti che semplificano la vita dei trader: tra questi ci sono gli ordini pendenti.

Con gli ordini pendenti un trader può fare l’analisi e dire al broker di aprire un’operazione buy o sell “se e solo se” il grafico raggiungerà un prezzo scelto dal trader.

A quel punto può chiudere il pc e l’operazione si aprirà da sola se il grafico raggiungerà quel prezzo, con stop loss e take profit già impostati prima.

Per assurdo, un trader può non aprire più il pc da quando fa l’analisi a quando l’operazione si chiude.

Ordini istantanei vs ordini pendenti

Qual è la differenza?

Ogni giorno quando un trader apre un’operazione sta facendo senza saperlo un ordine istantaneo, cioè un ordine che viene eseguito subito, nello stesso momento in cui clicca su “BUY” o su “SELL”.

Sulle piattaforme più moderne, come Metatrader 4 e Metatrader 5, i trader posso dire al broker di aprire un’operazione buy o sell solo quando il prezzo raggiungerà un certo livello.

Perché farlo e quali sono i vantaggi? Facciamo un esempio.

Abbiamo EUR/USD a 1,1300 e, secondo la nostra analisi, se sale a 1,1315 (dove nella nostra analisi abbiamo individuato un importante supporto o resistenza) è molto probabile che salga ancora.

A quel punto abbiamo 2 scelte:

1. Stare tutto il tempo davanti al grafico in attesa che il prezzo raggiunga 1,1315.

2. Impostare un ordine pendente a 1,1315 decidendo prima stop loss e take profit e chiudere il pc, andando a fare una passeggiata al parco.

E’ questo l’enorme vantaggio degli ordini pendenti, ti permettono di “delegare” il broker di aprirti un’operazione mentre tu stai facendo tutt’altro!

Tipi di ordini pendenti: Stop e Limit

Esistono 4 tipi principali di ordini pendenti– in realtà vedremo che negli ultimi anni sono diventati 6- ognuno dei quali permette di aprire un’operazione in condizioni di mercato diverse.

Ordini Stop: Buy stop e Sell stop

Gli ordini stop permettono di sfruttare la possibile continuazione del trend di un grafico.

grafico buy stop andamentoIl buy stop permette di piazzare un ordine pendente di buy sopra il prezzo attuale di mercato.
In che casi bisogna usare il buy stop? Quando secondo una nostra analisi, se il prezzo raggiungerà un certo livello continuerà a salire ancora.
Ti lascio qui a destra un’immagine che spiega dove mettere il buy stop in un grafico.

Il sell stop invece permette di piazzare un ordine pendente di sell sotto il prezzo attuale di mercato.
Quando usare un sell stop? Quando ci aspettiamo che se il prezzo raggiunge un certo punto continuerà a scendere.
In quest’immagine qui a destra puoi capire come posizionare in modo corretto un sell stop.

Ordini limit: Buy limit e Sell limit

Gli ordini limit, a differenza degli ordini stop, ti aiutano a non farti sfuggire le inversioni di trend.

Il buy limit permette di aprire un ordine buy ad un prezzo più basso del prezzo attuale di mercato. Si usa il buy limit quando ci si aspetta un ritracciamento negativo del prezzo fino a un certo punto dove il prezzo ricomincia a salire.
Nell’immagine qui a destra puoi farti un’idea più chiara di cos’è e come posizionare correttamente un ordine pendente buy limit.

Il sell limit invece è un ordine che permette di piazzare un ordine sell più alto del prezzo attuale di mercato.
E’ perfetto per quei casi in cui ci si aspetta che il prezzo salga ancora fino a una certa quotazione per poi scendere.
Dai un’occhiata al grafico qui a destra per capire bene la differenza fra sell stop-sell limit.

Ordini stop-limit: Buy stop-limit e Sell stop-limit

Con la nascita della nuova piattaforma di trading, Metatrader 5, sono nati altri due tipi di ordini pendenti.

Il buy stop-limit permette di selezionare un certo prezzo maggiore a quello attuale di mercato che, se viene raggiunto, sarà piazzato un buy limit ad un altro prezzo più basso.
Nel grafico qui a destra è più semplice da capire come funziona un buy stop-limit.

Ad esempio il prezzo si trova a 1,1300, vogliamo che se il prezzo raggiunge 1,1500 venga inserito un buy limit a 1,1400.
Così se il prezzo raggiungerà 1,1500 verrà inserito automaticamente un buy limit a 1,1400.

Il sell stop-limit invece piazza un ordine sell limit quando il prezzo raggiunge un valore più basso della quotazione attuale.
Se ad esempio il prezzo si trova a 1,1300 decidiamo che se il prezzo raggiunge 1,1100 viene inserito un sell limit a 1,1200.
L’immagine qui sotto spiega in modo chiaro il funzionamento di un sell limit stop loss.

Se grazie a questo articolo hai capito come utilizzare gli ordini pendenti, facendo trading risparmierai un sacco di tempo che è l’unica vera risorsa limitata che abbiamo.

Ti consiglio di concentrarti bene sulla differenza sell limit-sell stop e buy limit-buy stop perché questa è una delle armi segrete di ogni trader.
Se hai seguito il percorso che ho creato per te fino a qui, ora hai tutti gli strumenti per iniziare a fare un’analisi di trading!

Nel prossimo articolo inizierò a spiegarti come è fatto un grafico forex e come leggerlo in modo corretto.


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Stop Loss e Take Profit: gli Assi nella Manica del Trader!

stop loss traduzione

Lo stop loss, traduzione italiana “fermare la perdita”, è uno strumento disponibile su ogni piattaforma utilizzato per chiudere automaticamente un’operazione quando raggiunge un certo livello in perdita.

Il take profit è il suo esatto opposto: fissa un livello in profitto a cui chiudere automaticamente un’operazione.

Stop Loss e Money Management: perché sono collegati

Lo Stop Loss è la base del Money Management!

Se con un buon piano di money management andiamo a decidere quanto rischiare per ogni operazione, con lo Stop Loss trasformiamo in nostro piano in azione.

Infatti con questo strumento dico alla piattaforma di chiudere automaticamente l’operazione quando sto per rischiare di più di quanto ho deciso nel mio piano di money management.

Noi traders siamo ottimisti, ma dobbiamo anche essere pronti al peggio!

grafico buy stop andamento

Può anche essere che l’analisi che abbiamo fatto o la strategia che abbiamo utilizzato è sbagliata, in quel caso lo Stop Loss ci aiuta a chiudere la perdita in tempo e a rispettare il nostro piano di gestione delle perdite.

Dall’altra parte, quando un’operazione è in profitto è difficile capire il momento in cui chiuderla per avere il massimo guadagno possibile.

Con il Take Profit decidiamo prima quando sarà chiusa in base alla nostra analisi, che per esperienza è sempre il momento migliore.

Come piazzare correttamente uno stop loss?

La domanda che ci poniamo sempre quando apriamo un’operazione è “dove metto lo stop e il take profit?” e spesso aspettiamo di vedere come va l’operazione senza usare questi strumenti.

Ti svelo un segreto. Questo tipo di comportamento porta a:

• una perdita in media del 45% maggiore se l’operazione è negativa
• un guadagno del 35% inferiore se l’operazione è positiva

Perché?
Perché il trading è fatto di psicologia ed emotività. Ci immergiamo totalmente dentro l’operazione che apriamo e non rimaniamo lucidi!
Così non capiamo quando è il momento giusto in cui chiudere l’operazione.

Dove piazzare lo stop loss quindi?

In base a quanto hai deciso prima con il money management!
Se hai deciso di non rischiare più del 5% del tuo conto a operazione, calcola quanti pips sono per te il 5% del tuo conto e metti lo stop a quel prezzo.

Stop Loss: quando sopra e quando sotto il prezzo

E’ una domanda molto semplice, ma attenzione: anche i trader più esperti si distraggono a volte.

Anche i traders più esperti usano lo stop loss, certo! Essere più esperti non vuol dire essere spericolati.

Tutti i migliori trader lo usano, perdere fa sempre male: che sono 100€ o che sono 100.000€!

Quindi quando piazzare sopra e quando sotto lo stop loss?
Vediamo:

• Quando si fa un’operazione buy, lo stop loss va piazzato sotto il prezzo
• Quando si fa un’operazione sell, va piazzato sopra il prezzo.

Esempio

Facciamo un esempio per capire meglio:

Abbiamo EUR/USD a 1,1300 e apriamo un’operazione buy. Sappiamo che nel nostro piano di money management abbiamo deciso di non rischiare più del 5% a operazione.

Abbiamo un minilotto, quindi ogni pip vale 1€ e il nostro conto è da 1000€.

Per saperne di più su come funzionano i lotti e quanto vale un pip leggi questi articoli:

Dove mettiamo lo stop loss?

Il 5% di 1000€ sono 50€: è il nostro rischio massimo per il quale chiuderemo l’operazione se va in perdita.

Sappiamo che con un minilotto ogni pip vale 1€: quindi 50€ sono 50 pips.

50 pips è il nostro rischio massimo, non vogliamo assolutamente rischiare di più oppure andiamo contro il nostro piano di money management.

Avendo fatto Buy a 1,1300 mettiamo lo stop loss a 1,1250 (1,1300-1,1250).

Il consiglio personale che ti do è non mettere lo stop ad un valore maggiore al 10% del conto.

Non rischiare mai più del 10% del tuo conto con una singola operazione.

Trailing stop: lo strumento che si muove insieme al prezzo

Esiste un altro tipo di stop loss trade: il trailing stop.

Molti broker offrono questo tipo di stop loss, Plus500 su tutti.

Come funziona? Vediamolo insieme.

Trailing stop loss: significato

Questo tipo di strumento si sposta automaticamente con il prezzo, andando a proteggere una parte dei profitti.

Questo strumento sposta lo stop ogni volta che il grafico del prezzo forma un nuovo massimo poco al di sotto di questo nuovo massimo.

In questo modo anche se l’operazione si chiude, sarà in profitto.

Il mio consiglio è sempre quello di spostare lo stop manualmente, perché siamo noi che abbiamo fatto l’analisi e solo noi sappiamo dove è corretto spostarlo.

Ma se abbiamo molte operazioni aperte?

A quel punto è consigliato usare un trailing stop, sapendo che non sarà comunque efficiente come lo spostamento manuale dello stop loss.

Trader o scommettitore?

Lo stop loss è lo strumento che divide la figura del trader da quella dello scommettitore.

Chi investe senza calcolare i rischi sta scommettendo!
Il trader programma le perdite e i guadagni tramite un piano di money management.

In questo articolo hai capito che sta a te scegliere se essere un trader o uno scommettitore, usare lo stop loss non solo è importante per i trader principianti, lo usa anche Warren Buffet!
Ora che hai capito come posizionarlo, usalo nel modo migliore!

Nel prossimo articolo ti parlerò di altri 2 strumenti che ti permettono di piazzare buy e sell automaticamente anche se non sei fisicamente al computer!


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Gap Trading: Perché e Come si Formano dei Buchi nel Grafico!

forex gap trading

Può capitare le prime volte che si guarda un grafico di trading di rimanere sorpresi di trovare degli spazi senza prezzo.

Questi “buchi” si chiamano gap e sono delle zone dove il prezzo non è stato scambiato.

Com’è possibile?

Innanzitutto questo avviene più nel mercato azionario che nel forex, perché il mercato valutario è più liquido e quindi meno predisposto ad avere gap trading.

Capita quasi tutti i giorni che il prezzo di un’azione apre a un prezzo diverso di quanto ha chiuso il giorno prima.

Nel forex invece i mercati sono aperti 24 ore su 24 in settimana e sono chiusi solo durante il weekend, quindi è più difficile vedere dei gap, se non il lunedì mattina.

In quest’articolo spiego bene gli orari del forex, perché è aperto 24 ore su 24 e quali sono gli orari in cui si può guadagnare di più.

Continua invece a leggere questo articolo per capire cosa vuol dire gap, perché si forma e come usarlo per portare a casa un bel po’ di pips.

Perché si crea un gap

Le cause di un gap trading possono essere molte, tutte diverse fra loro. Le principali cause perché si forma un trading gap sono:

Summit politici o di rilevanza politica (es. G8)
Elezioni politiche
Discorsi esponenti politici o economici (es. Discorso Mario Draghi, presidente BCE)
Improvvise differenze fra domanda e offerta
Notizie importanti a mercati chiusi

Quindi a questo punto viene spontanea una domanda.

I gap si possono prevedere?

Più o meno. Un forex gap trading è prevedibile, ma non è sempre prevedibile la direzione.

Posso farti un esempio.

Nel fine settimana Mario Draghi, presidente della Banca Centra Europea, rilascia un’intervista dove dice che l’Euro crescerà da qui a fine anno.

Il lunedì all’apertura dei mercati tutti vogliono comprare Euro e, visto che i volumi di acquisto sono altissimi, Euro-Dollaro aprirà a un prezzo molto più alto di quando ha chiudo venerdì notte.

Si è formato un gap. E l’abbiamo previsto facilmente.

Ma cosa succede se Mario Draghi parla in settimana quando i mercati sono aperti?

Sapremo che se dice qualcosa di importante sull’Euro probabilmente ci sarà un gap, ma non sappiamo bene cosa dirà, quindi il gap potrebbe essere sia in alto che in basso.

Parliamo di gap up e gap down.

I 4 tipi di gap

Come ho accennato un gap può essere gap up o gap down.

Un gap up trading è quando il prezzo di apertura è più alto del prezzo di chiusura.
Un gap down è quando il prezzo di apertura è più basso del prezzo di apertura.

Ma possiamo dividere i gap trading in 4 tipi:

1. Common Gap. I gap che abbiamo descritto fino ad adesso, possono verificarsi in qualsiasi momento

2. Breakaway Gap. Dei gap particolari che si verificano dopo una lunga fase dopo il mercato oscilla senza un trend ben definito.
Il mercato in pratica prosegue orizzontale fino a quando un breakaway gap definisce il nuovo trend, in rialzo o al ribasso.

3. Runaway Gap. In questo caso il trend è già definito, rialzista o ribassista, e questo gap se è in direzione del trend conferma che è il trend valido.

4. Exhaustion Gap. Questo gap, a differenza degli altri arriva alla fine di un trend e indica la fine del trend stesso. Dopo questo gap ci si aspetta un’inversione di trend, da rialzista a ribassista o da ribassista a rialzista.

I cacciatori di gap

I gap sono tra i segnali di trading più affidabili e infatti ci sono molti trader che aprono operazioni solo sui gap trading.

Questa strategia si chiama “trading the gap”, significato in Italiano “operando sul gap”.

Questi trader operano quindi solo quando ci sono eventi particolari, come elezioni politiche o discorsi (Mario Draghi nell’esempio di prima), utilizzando delle strategie che permettono di guadagnare sia che si verifichi un gap up, sia un gap down.

Questa strategia si chiama “News trading”, proprio perché si fa trading sulle novità economiche o finanziarie, e ha 2 vantaggi:

1. Si può usare se si ha poco tempo per il trading, aprendo operazioni solo in particolari eventi

2. Ha alte probabilità di successo, qualsiasi direzione prende il mercato!

Spiego dettagliatamente questa strategia nella categoria “Strategie” in questo articolo.

Altri trader sfruttano i gap per guadagnare con un’altra strategia.

Infatti questi trader aspettano i gap più piccoli, quelli con un movimento dello 0,2-0,3%, che solitamente vengono coperti nelle prime 2 ore dopo il gap.

Dopodiché aprono un’operazione in direzione opposta al gap sapendo che verrà coperto in qualche ora.

I gap più grandi invece saranno coperti ma in un’altra fase casuale del mercato.

In questo articolo hai sicurante capito cosa significa gap e i modi per guadagnare con i gap.

Un consiglio che mi sento di darti è di mettere sempre lo stop loss quando sei in cerca di un gap, perché di solito non puoi prevedere da che parte vada.

Nel prossimo articolo parlerò di money management, cioè come gestire il denaro del tuo conto e con quanto aprire ogni operazione per non prenderti rischi inutili.


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Money Management Trading: le 7 Regole da Seguire!

money management forex

Che cos’è il money management trading?

Il money management è un’arte: il saper gestire i rischi del trading senza mettere a rischio il proprio capitale, in modo sicuro ed efficace

Perché è così importante il money management trading?

Il mondo del trading è un mondo di sopravvivenza, dove tu guadagni un altro trader perde!

Chi perde nel 90% dei casi non ha un piano. Nel trading, infatti, prima di chiedersi:

• “Quanto posso guadagnare da questa operazione?”

Bisogna domandarsi:

• “E invece quanto posso perdere?

E’ tutto qui il segreto del money management trading, programmare non solo le entrate ma anche le perdite.

Il 70% dei trader principianti chiude l’anno in perdita proprio perché non ha un piano di money management.

Vediamo quindi le 7 regole che ho scritto per te per saper gestire i rischi nel trading online.

1. Impara la legge del 2%

La legge del 2% è molto famosa tra i trader di tutto il mondo. Recita questo:

“Investi per ogni operazione non più del 2% del tuo intero capitale

Naturalmente non è da prendere proprio alla lettera, ma insegna quanto è importante la disciplina nel trading online.

Per un trader è importante anche imparare a perdere, ma senza rischiare di perdere tutto il capitale!

Con la legge del 2% si impara ad aprire piccole operazioni in modo prudente, perché la conservazione del capitale è il primo guadagno di un trader.

2. No alle tecniche rischiose

Questa è un delle regole principali del money management: opzioni binarie, leve finanziarie altissime, martingala… tutto vietato!

Sono tutte tecniche che possono portare alti guadagni, ma rischiano di bruciare tutto il conto con una sola operazione!

Il martingala in particolare è una tecnica diffusa (molto di più tra i trader principianti che tra quelli esperti) che funziona in questo modo: quando ho una perdita, investo ogni volta doppio della perdita per recuperare quello che ho perso.

Questa tecnica non solo non ha nessuno studio dietro, ma rischia anche di bruciare velocemente i conti dei trader principianti.

Stesso discorso vale per le leve molto alte, che rischiano di bruciare i conti in una sola operazione, sconsigliatissimo dal money management trading.

3. Avere un giusto rapporto rischio-rendimento

Questa è la base di ogni day trader in particolare: è il rapporto tra guadagno programmato e perdita programmata.

In breve è il rapporto tra quanti pips vuoi fare con il take profit e quanti sei disposto a perderne con lo stop loss.

Il take profit deve essere almeno il doppio dello stop loss e quindi rapporto 1:2, se no l’operazione non vale il rischio.

Utilizzando un rapporto rischio-rendimento 1:2, per esempio, con solo la metà delle operazioni andate in profitto avremo un guadagno del 50%! Con un rapporto 1:1 invece, con la metà delle operazioni in profitto, non avremo guadagnato nulla.

4. Guarda il mercato nel suo insieme!

Soprattutto per i trader principianti che usano capitali più piccoli, è facile trovare molti falsi segnali perché si opera in grafici più veloci come quello a 4h, 1h o addirittura 30m.

Più è veloce il grafico, più c’è la possibilità di trovare falsi segnali perché c’è molta volatilità.

Per questo è sempre giusto controllare se ci sono anche altre conferme per il segnale trovato, se non ce ne sono probabilmente è un falso segnale.

5. Non prelevare i guadagni!

Una delle regole principali del Money management trading è: investi gli utili!

Questa regola si sposa benissimo con la regola del 2% perché andando ad aumentare il tuo capitale con i tuoi guadagni, quel 2% sarà sempre una cifra più grande.

Così anche i guadagni futuri saranno maggiori, rimanendo sempre prudente.

6. Lascia lo scalping ai più esperti

Lo scalping fa gola a molti trader principianti.

Con lo scalping è possibile infatti guadagnare cifre modeste in pochi minuti, il sogno di molti.

Ma il mio consiglio è di lasciarlo ai trader più esperti, quelli che lo padroneggiano e chi hanno ben chiaro come funziona la psicologia del trading grazie ad anni di esperienza.

Con lo scalping infatti è anche facile perdere capitale velocemente se ci si fa prendere dalla frenesia dopo una perdita!

7. Metti sempre Take Profit e Stop Loss

Lo stop loss e il take profit sono degli strumenti della piattaforma che ti permettono di chiudere automaticamente l’operazione quando il prezzo raggiunge un profitto (nel caso del take profit) o una perdita (stop loss).

Lo stop loss e il take profit vanno impostati nel momento in cui apri l’operazione con un rapporto di almeno 1:2 come spiegato nel punto 3 di questo elenco.

Sono i migliori amici di un trader, soprattutto lo stop loss, importantissimo per non avere grosse perdite nel caso di analisi sbagliate.

Queste sono le 7 regole d’oro del money management forex. Falle tue e sono sicuro che riuscirai a toglierti grandi soddisfazioni nel mondo del trading online.

I più grandi traders del mondo dicono che il trading è:

• 30% Money Management

• 55% Psicologia

• 15% Tecniche

Come vedi la testa viene prima di tutto nel trading, impara il money management e avrai già 1/3 delle competenze che servono a essere un trader di successo!
Ricorda: il trader di successo non è colui che non perde mai, perché neanche i migliori come Warren Buffet vincono sempre.
Il trader di successo è colui che programma le perdite, così quando cade si rialza subito.

Nel prossimo articolo ti spiegherò come inserire Stop Loss e Take Profit, l’asso nella manica anche dei migliori trader: Gap Trading: Perché e Come si Formano dei Buchi nel Grafico!


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Spread Trading: Come Azzerare il Rischio sul Mercato!

spread trading commodities

Esiste una tecnica di trading sconosciuta al 97% dei trader in circolazione.

Per molti anni è stata utilizzata in segreto solo da grosse banche d’investimento e dagli hedge-fund: sto parlando dello spread trading forex.

Prima di spiegare lo spread trading però, andiamo a vedere lo spread cos’è.

Lo spread, online, è la differenza fra bid e ask di una coppia di valute o di un qualsiasi titolo.

Quando apriamo il grafico di un titolo abbiamo, infatti, un prezzo Ask per comprare e un prezzo Bid per vendere.

Il prezzo Ask è sempre più alto del Bid e la differenza fra i due prezzi è detto spread ed è misurato in pips.

Facciamo un esempio:

Abbiamo la coppia EUR/USD con tasso di cambio 1,13105 ASK e 1,13095 BID, in questo caso lo spread è 1,13105 – 1,13095 = 1 pip.

Per calcolare lo spread si usa sempre come unità di misura la quarta cifra dopo la virgola, a parte nelle coppie di valute dove c’è lo Yen, dove il pip è uguale alla seconda cifra dopo la virgola.

Spread basso: quando conviene

Quando conviene avere nel trading spread bassi?

Ci sono delle particolari strategie per le quali è meglio affidarsi a broker che offrono spread davvero bassi.

Una di queste è lo scalping che consiste nell’aprire e chiudere operazioni in pochi minuti.

Quando il mercato è più volatile, infatti, può muoversi anche di 25 pips in un minuto nella stessa direzione!

Ci sono trader che aspettano movimenti come questo per portare a casa pochi pips per ogni operazione.

Per questi trader uno spread trading basso può voler dire avere un profitto invece di una perdita!

In altre strategie, invece, come le operazioni di lungo periodo, il valore dello spread è poco importante perché in questo tipo di operazioni si cerca di realizzare profitti di centinaia e centinaia di pips, aprendo poche operazioni all’anno.

Trader che operano su lungo periodo spesso non fanno neanche attenzione allo spread, possiamo dire che più è veloce la tua strategia di trading più sentirai il peso dello spread nelle tue operazioni.

E’ sempre bene, comunque, monitorare lo spread trading: broker offrono spread più bassi, altri offrono spread più alti, non farti ingannare!

Come sapere velocemente quando lo spread è più basso?

Lo spread naturalmente non è fisso, varia continuamente, a volte anche ogni secondo!
Dipende dalla volatilità del mercato.

La tecnologia ci viene in aiuto anche in questo caso: esiste un software in aggiunta alla piattaforma Metatrader 4 che ci permette di avere continuamente lo spread scritto sul grafico, con addirittura un indicatore sotto il grafico che ci mostra la variazione dello spread trading.

Questo spread trading software si chiama Metatrader4 Supreme Edition.

E’ possibile scaricare gratuitamente questo software su Google e la sua funzione “Spread Indicator” è molto utile, soprattutto per chi fa scalping trading.

Se non si vuole scaricare un software, invece, si può ricavare lo spread direttamente dalla piattaforma di trading Metatrader 4 facendo click destro e cliccando su “Proprietà”.

La strategia delle banche d’investimento per azzerare i rischi

Arriviamo finalmente allo spread trading, una strategia utilizzata principalmente da banche d’investimento e hedge-fund, ma esistono anche dei trader professioni che padroneggiano lo spread trading, Joe Ross è uno di questi.

Questa strategia di trading permette quasi di azzerare i rischi, andando ad aprire operazioni neutrali opposte.

Cosa significa?

Nello spread trading si va a fare sia buy che sell o su uno stesso titolo o su titoli con andamenti simili, così entrando nel momento giusto si azzererà il rischio di perdita o quasi.

E’ una strategia di lungo periodo, molto tranquilla e lontana dalla frenesia dello scalping.

La consiglio soprattutto per il trading sulle materie prime: il commodities spread trading.

Questo perché le materie prime sono soggette a stagionalità e quindi è più facile prevederne l’andamento analizzando i dati passati, è molto importante infatti il binomio spread trading e trading stagionale.

Nel commodity spread trading, quindi, andiamo ad analizzare la stagionalità di una materia prima per capire quando aprire l’operazione con buy e quando l’altra con sell.

Facciamo un esempio.

Il grafico del petrolio vive di stagionalità, sale in inverno a causa dei riscaldamenti per poi scendere in primavera.

Andando a comprare prima che salga e aprire una posizione sell prima che si deprezzi, a quel punto avremo 2 posizioni in guadagno (se siamo entrati nel momento giusto) e non perderemo qualsiasi direzione prende il mercato.

E’ consigliato utilizzare per lo spread trading commodities con alto spread, perché con questa tecnica è possibile annullarlo facendo buy e sell sullo stesso titolo.

Fare spread trading non è semplice e richiede una ricerca dettagliata del titolo su cui applicare questa tecnica, ma è anche vero che, dopo esser entrati nel mercato, toglie qualsiasi preoccupazione al trader sull’andamento dell’operazione.

Nel prossimo articolo ti spiegherò cos’è un gap, perché fare attenzione e come sfruttarlo a tuo favore:Gap Trading: Perché e Come si Formano dei Buchi nel Grafico!


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Bid e Ask: La Guida Per Capire Cosa c’è Dietro!

bid e ask come funziona

Se sei un trader o vuoi diventarlo devi assolutamente avere bene in mente di cosa stiamo parlando quando dico bid e ask: significato e come si usano.

Proprio per questo motivo in questo articolo ti fornirò tutte le informazioni che ti servono in merito, evitandoti errori e perdite di tempo e denaro.

Iniziamo!

Cos’ è bid e cos’ è ask?

Bid e ask nel forex sono il miglior prezzo per comprare una coppia di valute in tempo reale.

Bid è il miglior prezzo di acquisto in quell’esatto momento, ask è il miglior prezzo di vendita nello stesso momento.

Non solo nel forex, ma vengono usati in moltissimi settori finanziari i termini bid e ask: in borsa, nelle aste…

Quindi scoprendo bene in questo articolo bid e ask come funziona, sarai avvantaggiato nella vita quotidiana in molte altre cose!

Andando avanti nella lettura potrai scoprire altre cose su Bid e Ask: cos’è, da dove arrivano i loro nomi e perchè sono le basi del trading online.

Perché i prezzi Ask e Bid sono diversi?

Quando aprirai la piattaforma di trading, ti accorgerai che i prezzi ask e bid sono diversi tra loro.

Questo significa che se compro una coppia di valute al prezzo bid e la vendo subito al prezzo ask, i prezzi sono diversi anche se il tasso di cambio non è variato nemmeno di un pip!

La differenza tra Bid/Ask si chiama SPREAD ed è la commissione che applica il broker.

Lo spread si calcola facendo Prezzo di acquisto (Ask) – Prezzo di vendita (Bid). Comprando e vendendo una coppia di valute nello stesso istante abbiamo una perdita pari allo spread.

Vediamo come calcolare bene lo spread tra bid e ask. Esempio:

Abbiamo che nella coppia di valute EUR/USD il prezzo bid e ask è:

• 1,1310 BID
• 1,1312 ASK

Lo spread è 1,1312 (Ask) – 1,1210 (Bid) = 2 pips spread

Lo spread è anche un indicatore di quanto è liquida la coppia di valute, cioè quante persone vogliono comprare e vendere quella coppia.

Abbiamo che:

Se una coppia di valute è molto liquida lo spread è molto basso.
Un esempio molto semplice è EUR/USD che è la valuta più liquida in assoluto e il suo spread varia tra 1 e 2 pips.

Se lo spread è alto, invece, significa che la valuta è poco liquida, cioè ci sono meno persone che sono interessate a comprare o vendere quella valuta.
Coppie di valute come CHF/SEK, cioè Franco Svizzero-Corona Svedese, hanno uno spread di circa 100 pips!
Proprio perché c’è meno domanda-offerta.

Attenzione: ricorda che il prezzo Ask è sempre più alto del prezzo Bid.

I broker più concorrenziali assicurano uno spread molto basso su tutte le valute principali, che va da 1 a 2 pips, scendendo anche sotto il pip per quanto riguarda EUR/USD.

Come ho spiegato infatti nell’articolo dove spiego quanto vale un pip, i broker più moderni hanno iniziato a utilizzare 5 cifre dopo la virgola del tasso di cambio, ma l’unità di misura dello spread è sempre il pip, cioè la quarta cifra.

Vediamo un esempio con 5 cifre dopo la virgola.

Abbiamo EUR/USD:

• 1,13105 BID
• 1,13118 ASK

Lo spread in questo caso è : 1,13118- 1,13105 = 1,3 pips di spread.

Ask e Bid nell’Italia del 1500

Il termine internazionale è Bid e ask, traduzione italiana: Denaro e Lettera.

In Italia spesso si usa ancora il termine Denaro e Lettere per chiamare Ask e bid, traduzione che arriva dal lontano 1500, quando la Borsa Italiana era appena aperta.

Alla Borsa infatti si incontravano gli investitori che volevano comprare azioni con il Denaro (Bid) e gli investitori che volevano vendere le azioni con la Lettera (Ask), che era il certificato di proprietà del titolo.

E’ molto bello che a distanza di 500 anni rimangano ancora usi e tradizioni che ci ricordano come è nata la finanza in Italia e dell’evoluzione incredibile che ha preso grazie al digitale.
Oggi non abbiamo più bisogno di muoverci fisicamente per comprare o vendere un titolo, possiamo fare tutto comodamente dal nostro pc ovunque ci troviamo.

Bene! In questo articolo hai imparato tutto quello che ti serve sapere del bid e ask: cosa sono, cos’è lo spread e anche un po’ di cultura sulle sue origini in Italia che può essere un modo per iniziare una buona conversazione con altri trader!

Dato che abbiamo parlato di spread, nel prossimo articolo ti spiegherò come puoi guadagnare dallo spread.
Ebbene sì, esiste una tecnica molto famosa, lo spread trading, che ti permette di guadagnare dalla differenza tra bid e ask. Scopri di più nel prossimo articolo.


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Margin Trading: La Leva Finanziaria Con Gli Occhi Di Un Trader!

forex margin trading

 

Questo articolo è un breve approfondimento sul margin trading, una parte dell’articolo sulla leva finanziaria.

Il margin trading cos’è esattamente?

E’ semplicemente un metodo che permette di operare sul forex non depositando tutto il capitale necessario per poter accedere al mercato forex, ma mettendo solo una piccola parte di capitale mentre il resto sarà anticipato dal broker.

Devi sapere che più del 90% dei trader utilizza questo metodo per 2 motivi:

1. Non tutti i trader possono permettersi di comprare un lotto con 100000 euro

2. Anche quelli che hanno la disponibilità per comprarlo, preferiscono operare con la leva finanziaria così da poter operare su più coppie di valute contemporaneamente.

Margin trading e leva finanziaria

Nel margin trading possiamo muovere capitali molto grandi semplicemente depositando poche centinaia di euro!

Come ti ho spiegato nell’articolo dove hai imparato a muoverti con abilità tra i diversi lotti forex , un lotto standard sono 100000 $ o euro, in base alla coppia di valute su cui si sta operando.

Con il margin trading puoi operare con un lotto, dove ogni pip vale 10 dollari o euro, anche solo con 500 euro con la leva 1:200.

Naturalmente bisogna ragionare come se si muovessero 100000€ sul serio e non 500, se no si rischia di bruciare velocemente il conto.

Con il margin trading infatti è possibile ottenere guadagni davvero molto più grandi di quelli che si otterrebbero con capitali più bassi, ma lo stesso vale con le perdite, quindi occhio!

Stai tranquillo: non puoi perdere più di quello che hai investito con il margin trading.

Nel caso in cui stai perdendo tutto quello che hai versato con la leva (caso difficile se segui i miei consigli), il broker farà la famosa “margin call”, di cui probabilmente avrai già sentito parlare nel film “trading Places” con Eddie Murphy e Dan Aykroyd.

Con la margin call, il broker chiama il suo cliente e chiede se vuole ricaricare il conto o chiudere l’operazione.

Margin trading e criptovalute

Negli ultimi 2 anni (2018-2019) il margin trading è diventato molto famoso anche nel mondo delle criptovalute.

Molti ragazzi del settore mi chiedono le mie opinioni su questo fenomeno e in particolare su bitfinex margin trading.

Io penso che sia un mondo interessante da esplorare, che può portare grossi guadagni rispetto ad un rischio non troppo elevato.

Nel corso degli anni ho infatti imparato a analizzare ogni scelta in “cosa posso guadagnare” e “cosa posso perdere”.

L’ho fatto anche in questo caso e sono arrivato alla soluzione che i guadagni grazie alla leva finanziaria possono essere davvero molto alti se si fanno le giuste analisi, dato che i grafici delle criptovalute sono molto volatili.

Cosa si può perdere? Al massimo il proprio deposito (che consiglio solo di poche centinaia di euro), se non si fa attenzione a rispettare le regole di base per operare con la leva.

Cosa posso guadagnarci? Puoi raddoppiare, triplicare, quadruplicare, quintuplicare… il tuo capitale con la leva finanziaria.

Quindi è maggiore il guadagno che si può ottenere rispetto alla perdita, il gioco quindi si può chiamare in gergo matematico “più che equo”.

Per questo mi sento di consigliare il margin trading sulle criptovalute come buon metodo di guadagno se usato con cautela e con tutte le dovute precauzioni del caso.

Migliori broker per margin trading con criptovalute

Quali sono i broker più affidabili per fare margin trading sulle criptovalute?

Ne ho provato un po’ nell’ultimo anno e mezzo, tutti autorizzati naturalmente e tutti con spred molto competitivi.

C’è molto da dire riguardo questo tema, perché ognuno di loro mi è piaciuto per servizi diversi, ho scritto quindi un articolo dove recensisco proprio i migliori broker per fare margin trading sulle criptovalute.

In quest’articolo parlo dei colossi come Markets.com, eToro, Plus500 (che è quello che uso attualmente) ma anche di broker meno quotati ma lo stesso competitivi come alvexo, dukascopy (membro di Swiss bank!) e Bitfinex margin trading.

In questo approfondimento sulla leva finanziaria e il margin trading ho voluto parlarti di questa nuova opportunità di guadagno che risponde al nome di “margin trading criptovalute”.

Nel prossimo articolo invece approfondisco il bid e ask: devi leggerlo assolutamente per capire come aprire correttamente una posizione buy o sell sul mercato.


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Cos’è un Forex Swap e Quanto ti Costa Ogni Giorno!

Forex Swap come si calcola

Non mi vergogno ad ammetterlo, quando ho iniziato a fare trading online non sapevo assolutamente nulla del forex swap: definizione nè la sua utilità.

Ho scoperto la sua esistenza addirittura qualche mese dopo aver iniziato a fare trading, in uno dei corsi con trader esperti a cui ho partecipato.

A quel punto mi si è aperto un mondo: il mondo dello swap trading.

Il mio consiglio quindi è: se sei un trader principiante o devi ancora aprire il tuo primo conto e ti stai chiedendo cosa sono gli swap, impara subito e partirai con 2 marce in più rispetto al me di 10 anni fa!

Swap: cos’è e come si calcola

Lo swap su valute (o currency swap) è un tasso che il broker applica per tenere aperta la posizione durante la notte.

Infatti il broker alle 23.00 dovrebbe chiudere e riaprire la posizione per il giorno dopo, dico “dovrebbe” perché ormai quasi tutti i broker si limitano ad applicare il forex swap senza aprire e chiudere l’operazione.

Lo swap non interessa tutti i trader, ma dipende dalla strategia di trading che si utilizza.
Trader come gli scalper o i day trader chiudono le loro operazioni nel giro di pochi minuti nel caso degli scalper, e poche ore nel caso dei day trader.

ATTENZIONE: non è conveniente operare verso le 23 se si fa scalping o day trading perché si finisce per pagare il forex swap in modo inutile.

Ti svelo una cosa che può fare guadagnare il doppio da una singola operazione: il fx swap può essere anche positivo e quindi il broker ti accredita dei soldi!

Ma prima vediamo come calcolare lo swap.

Swap: non devi calcolarlo tu!

Il forex swap innanzitutto è calcolato automaticamente dal broker.

E’ una % annuale ed è dato dal tasso della valuta acquistata meno il tasso della valuta venduta.

Spieghiamo meglio: in una coppia di valute, quando faccio un’operazione, vendo una valuta e ne compro un’altra e viceversa.

Quando su Euro-Dollaro faccio buy, compro euro e vendo dollari.
Quando invece faccio sell sempre su EUR/USD, compro dollari e vendo euro.

E così via per tutte le coppie di valute.

Ora andiamo a vedere come è possibile guadagnare dagli swap.

Swap: come guadagnare

Vediamo come funzionano nella pratica i currency swap. Esempio:

Abbiamo fatto sell su Euro-Dollaro e quindi abbiamo venduto euro e comprato dollari.

Il tasso dell’Euro è 1,25%, il tasso dei dollari è 0,50%.

Per calcolare lo swap quindi bisogna togliere il tasso della valuta venduta da quella acquistata e quindi avremo 0,50 – 1,25= -0,75% che ci verrà addebitato al guadagno se chiuderemo l’operazione in profitto o aggiunto alla perdita se chiuderemo l’operazione in negativo.

Ma se facciamo Buy?

In quel caso compriamo euro e vendiamo dollari e quindi lo Swap sarà: 1,25- 0,50= +0,75%.

Questo vuol dire che siamo pagati per tenere l’operazione aperta la notte!

Swap: dove trovarlo nella piattaforma

Su Metatrader4, una delle piattaforme più performanti in circolazione e, soprattutto, la più usata dai trader di tutto il mondo si trovano così gli Swap:

1. Nel menù principale cliccare su “VIEW
2. Andare su “Symbols” e cercare la coppia di valute di cui si vuole vedere gli swap
3. Trovata la coppia di valute, cliccare su “Properties
4. Uscirà un pop-up con gli Swap buy e sell per quella coppia di valute

Infatti come ti ho anticipato prima è il broker a calcolare automaticamente i forex swap, tu non dovrai fare assolutamente farlo.
Ma controllare se sono in positivo o in negativo può aiutarti a decidere se tenere aperta un’operazione oppure no.

Da molti anni è uno strumento utile in parecchi ambiti lo swop, finanza o forex non c’è differenza, viene calcolato ogni volta che c’è uno scambio tra valute diverse.

Swap: quando tenerlo davvero a mente

Come ho detto all’inizio dell’articolo, nel caso in cui si vuole essere degli scalper o dei day trader non c’è effettivamente bisogno di tener conto dello swap, a patto di non aprire operazioni vicino alle 23.

Nel caso dei trader che tengono posizioni aperte a lungo, controllare lo swap ha sicuramente un significato.

Il mio consiglio è di tenere posizioni aperte a lungo solo in coppie dove la differenza di swap è positiva, andando così a guadagnare il doppio!

Questa tecnica non l’ho inventata io, esiste già da parecchio tempo.

Si chiama carry trade e basa una parte del suo guadagno proprio sullo swap.

Se con questo articolo hai capito cos’è lo swap e come usarlo partirai almeno 10 passi avanti tutti gli altri trader in erba.

Ti consiglio di andare a cercarlo sulla piattaforma di trading e iniziare a vedere quali sono le operazioni che ti conviene tenere aperte più tempo e su quali invece fare delle operazioni mordi e fuggi.

Nel prossimo articolo approfondisco il margin trading, un modo di vedere la leva finanziaria dalla parte di noi trader e non del broker, da leggere assolutamente per capire come non bruciare i tuoi soldi con la leva finanziaria.


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Pip trading: Cos’è e Come Calcolarlo Bene!

PIP TRADING DEFINIZIONE

I trader più esperti parlano sempre di pips e anche nei mercati finanziari spesso usano questa parola.

Se non ne conosci bene l’importanza, in questo articolo di spiegherò cos’è e perché è così utilizzato il pip nel forex: significato e calcolo pip compreso.

Cos’è un pip?

Il trading pip è l’unità di misura della variazione di prezzo del tasso di cambio fra 2 valute.

Te lo mostro subito con un esempio perché a parole può essere difficile interpretare la definizione di pip trading.

Il tasso di cambio EUR/USD è 1,1234: un pip è la quarta cifra dopo la virgola, nel nostro caso il 4.

Se il prezzo aumenta a 1,1239 si può dire che il prezzo è aumentato di 5 pips.

Se il prezzo aumenta fino a 1,1284 i trader diranno che il prezzo è aumentato di 50 pips.

Se invece il prezzo aumenta fino a 1,1334 tra trader si dirà che il prezzo è salito di 100 pips.

Quindi il pip trading è l’unità di misura per dire di quanto è salito o sceso il prezzo, o quanto ci si aspetta salirà o scenderà in futuro.

Il trading pip è utilizzato anche per fissare obiettivi:” Da questa operazione voglio guadagnare 150 pips”.

Pip: quarta o quinta cifra?

La prima volta che mi è arrivata questa domanda, devo essere sincero, pensavo fosse uno scherzo.

Era qualche anno fa e i grossi broker hanno iniziato ad aggiungere una quinta cifra decimale dopo la quarta.

E adesso? Il pip diventa la quinta cifra?

No, il pip trading rimane sempre la quarta. La quinta cifra indica un decimo di pip ma non è molto importante.

Pip: quando è la seconda cifra

In alcune coppie di valute il pip è la seconda cifra del tasso di cambio.

Quali?
Tutte quelle coppie di valute dove c’è lo Yen: USD/JPY, EUR/JPY, GBP/JPY, CHF/JPY, AUD/JPY/ CAD/JPY, NZD/JPY.

Il tasso di cambio di queste coppie di valute ha solo 2 cifre dopo la virgola.

Ad esempio il cambio Euro-Yen (EUR/JPY) in questo momento è 125,33 cioè con un euro si possono comprare 125,33 yen giapponesi.

Come puoi vedere ci sono solo 2 e non 4 (o 5 per le piattaforme più moderne) cifre dopo la virgola, quindi in questo caso un pip è la seconda cifra dopo la virgola.

Ecco come si calcola il valore di un pip.

Quanto vale un pip trading forex?

La verità è che dipende. Con un lotto standard il valore monetario di un pip nel forex è 10 dollari.

Ma il suo valore cambia in base a che lotto si sta usando. Per sapere che lotto stai usando e quanto vale un pip per te ti lascio il link di un articolo dove lo spiego con esempi pratici: Cos’è un Lotto Forex e Come Calcolarlo.

Può variare da 10$ a 1$ a 0,1$. È una cosa di cui bisogna fare attenzione nell’impostare una strategia di trading.

Con un valore più basso per ogni pip si può utilizzare una strategia a lungo periodo con stop loss molto grandi, come fanno i grossi fondi di investimenti.

Con un valore per pip più alto si può guadagnare più velocemente con il day trading.

Pip e spread

I pip sono utilizzati anche come unità di misura nello spread dei broker.

Lo spread non è quello che sentiamo in televisione: lo spread di cui sentiamo parlare in televisione è la differenza di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi.

Nel caso del pip trading, definizione come questa non c’entra niente!

Infatti nel trading lo ”spread” è la commissione del broker ed è in particolare la differenza tra il costo del buy e il costo del sell in una coppia di valute.

Vediamo un esempio.

Esempio

Nella piattaforma di trading, aprendo il grafico di EUR/USD troviamo scritto scritto

BUY 1,1245
SELL 1,1242

Perché i prezzi sono diversi? La differenza di 3 pips è detto spread tra bid e ask ed è il guadagno del broker.

Questa differenza fa sì che tu quando fai un’operazione non puoi chiuderla subito o ci perdi lo spread: è fatto apposta per ridurre la volatilità e il numero di operazioni sui mercati.

Ogni broker forex ha il suo spread che varia da 2-3 a più di 10 pips.

Naturalmente in coppie di valute molto liquide lo spread viene coperto anche in meno di un minuto, non è quindi un tipo di barriera all’ingresso del forex.

Esistono anzi delle strategie per guadagnare proprio sullo spread applicato dai broker, te le spiego più avanti nella categoria “Strategie”.

Si tratta di strategie molto veloci e profittevoli che ogni buon trader dovrebbe conoscere!

In questo articolo hai capito qual è la base su cuoi si appoggia ogni grafico del forex, da adesso puoi leggere facilmente un grafico, che sia di valute, oro, materie prime …

Se vuoi subito capire come calcolare il valore di un pip in base al lotto, ho scritto apposta l’articolo “Cos’è un lotto forex e quanto è grande”.

Nel prossimo articolo, invece, ti spiego l’altro modo in cui guadagna un broker che devi assolutamente conoscere per non avere costi inutili sul tuo conto di trading.


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Cos’è un Lotto Forex e Quanto è Grande!

Lotto Forex che cos'è

Se hai già provato ad aprire un conto di trading, probabilmente hai già sentito parlare di “forex lotto”, qua ti spiego di cosa si tratta.

In questo articolo capirai l’importanza di seguire il percorso che ho creato per te: infatti per capire bene cos’è un lotto devi aver letto l’articolo sulla leva finanziaria  e l’articolo sui pips.

Se sai già come funziona la leva finanziaria nel trading forex e cos’è un pip (e come si calcola), possiamo iniziare cercando di capire nel forex quanto vale un lotto.

Definizione e tipi di lotto

Un lotto è l’unità che si usa nel mercato forex per misurare la quantità di valuta che si vuole vendere o acquistare.

Sembra complicato detto così, lo so, ma con qualche esempio ora mi spiegherò meglio.

Ti ho detto che il pip è l’unità di misura del grafico di una coppia di valute ( ad esempio EUR/USD) ed è la quarta cifra decimale del tasso di cambio (1,2345) in tutte le coppie di valute , tranne quelle dove c’è lo Yen, in quel caso è la seconda cifra decimale (1,67).

La dimensione del lotto cambia il valore di un pip! Per questo è importante scegliere bene che lotto utilizzare per fare operazioni.

Ci sono 3 tipi di valore di un lotto forex:

1. LOTTO STANDARD: il lotto standard equivale a 100.000 unità della moneta che si utilizza, nel caso dell’euro 100000€.

Utilizzando un lotto standard un pip nel grafico vale 10€.

Ad esempio: compro EUR/USD a 1,1234 e vendo a 1,1294, ho un guadagno di 60 pips (1,1294-1,1234).

Se sto utilizzando un lotto standard quei 60 pips valgono 60×10€= 600€

2. MINI LOTTO: un mini lotto forex equivale a 10.000 unità della moneta del conto, nel nostro caso 10000€.

Utilizzando un mini lotto, quindi, un pip nel grafico vale 1€.

Riprendendo l’esempio di prima, un guadagno di 60 pips utilizzando un micro lotto equivale a 60×1€= 60€.

3. MICRO LOTTO: un micro lotto, invece, è uguale a 1000 unità della moneta che utilizziamo, cioè 1000€.

Se utilizziamo un micro lotto, un pip vale 0,1€ e quindi riprendendo l’esempio di prima, con 60pips guadagniamo 6€.

Consiglio i micro lotti per fare operazioni di lungo periodo perché nelle operazioni giornaliera, come nel caso del day trading o addirittura lo scalping, abbiamo guadagni davvero piccoli.

Lotti e leva finanziaria

A questo punto starai pensando che è difficile operare con un lotto standard o un mini lotto, ma la leva finanziaria ci viene in aiuto.

Con la leva finanziaria 1:100 possiamo operare con un lotto standard anche potendo prendere solo un micro lotto, o addirittura con la leva 1:200 possiamo prendere un lotto standard con meno di quello che servirebbe per un micro lotto!

Naturalmente ricordo di fare attenzione quando si opera con una leva alta, anzi, ti rimando ai 2 segreti che ho spiegato per guadagnare e (soprattutto) non perdere usando la leva finanziaria.

Lotti: occhio al cambio!

Abbiamo detto che un lotto è l’unità che si usa nel forex per decidere il valore di un pip e la sua valuta è la moneta del conto.

Attenzione: la sua valuta è sempre la prima di una coppia di valute, quindi se compriamo un lotto Euro-Dollaro il lotto sarà in euro come abbiamo detto fino ad adesso.

Ma se voglio comprare un lotto Dollaro-Yen (USD/JPY)?

In questo caso il lotto sarà in dollari, occhio dunque al tasso di cambio!

Quando ho iniziato io a fare trading non avevo ben chiari tutti questi concetti ed è stato molto difficile capirli strada facendo. Ho creato apposta questo percorso per salvare i soldi dei nuovi trader che vogliono fare questo lavoro rischioso (ma non con la mia guida), ma davvero gratificante e che ti dà libertà impensabili, sia dal punto di vista finanziario che personale.

Nel prossimo articolo voglio andare ad approfondire la leva finanziaria sulle criptovalute, perché è un’opportunità di guadagno molto interessante del 2019.

Se hai già capito bene come funziona la leva finanziaria e non sei interessato all’emergente mondo delle criptovalute, in questo articolo parlerò finalmente di bid e ask, capirai così come piazzare un ordine e diventare operativo sui mercati.


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