ETF oro: cosa sono e come investire

Le commodities, ed in particolare i metalli preziosi tra cui l’oro, hanno sempre rappresentato un bene rifugio durante i periodi di alti tassi di interesse e inflazione, assolvendo alla funzione di protezione del capitale. Questo perché, essendo dotato di un valore intrinseco legato al bene reale, anche in caso di scenari economicamente instabili o avversi alla crescita economica, come avviene in questo periodo, non risente eccessivamente di fluttuazioni negative di mercato come succede invece per le azioni e anche per le obbligazioni. In questo articolo andremo ad analizzare tutti gli strumenti con cui si può acquistare l’oro, con un particolare focus sugli ETF, e presenteremo i vantaggi e svantaggi di ciascuna tipologia di investimento.

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Quali strumenti per investire sull’oro

Innanzitutto chiariamo un elemento fondamentale per il seguito della lettura: il prezzo dell’oro fisico di riferimento in tutto il mondo è definito dal London Gold Fixing in dollari, due volte al giorno durante i giorni lavorativi, ed è inoltre oggetto di trading continuo con il simbolo “XAU”.

Sulla base di questo prezzo ufficiale, sono stati creati numerosissimi strumenti con cui si può investire direttamente o indirettamente sul prezzo dell’oro, di seguito elenchiamo i principali:

  • oro fisico: con questo termine si intende proprio l’acquisto di lingotti o monete di varia forma e peso prodotte da Mint (Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato in Italia, London Mint e Perth Mint tra le più conosciute) e composte di oro a 24 carati, il massimo grado di purezza;
  • azioni di società di estrazione oro: sono le società che detengono le concessioni delle maggiori miniere al mondo per l’estrazione di oro e che beneficiano direttamente dell’aumento del prezzo dell’oro con un innalzamento del valore delle azioni;
  • ETF sull’oro: si tratta di fondi di investimento scambiati sui mercati e che possono investire in oro in varie modalità descritte nel paragrafo successivo;
  • ETC sull’oro: l’ETC nasce proprio come surrogato dei Futures, per comprare direttamente commodity sui mercati senza accedere direttamente a contratti Future;
  • Gold Futures: la forma originale di acquisto finanziario dell’oro, i futures sono caratterizzati da una scadenza temporale al raggiungimento della quale l’oro fisico viene consegnato, a chi detiene il Future, al prezzo definito dal contratto. In genere i contratti Future sono molto impegnativi dal punto di vista economico, normalmente un contratto è da 100 once e anche i contratti mini-Future da 10 o 50 once sono comunque abbastanza rilevanti come importo.

Molti di questi strumenti determinano difficoltà oggettive nell’investimento in oro, ad esempio l’oro fisico presenta difficolta di custodia e commissioni di acquisto e vendita presso gioiellerie e Zecca ed i future prevedono esposizioni finanziarie molto ingenti (100 once sono circa 190mila dollari all’incirca ad un prezzo di 1900$ l’oncia). Gli ETF e gli ETC rappresentano quindi il veicolo finanziario più versatile e immediato per investire in oro anche importi ridotti.

ETF sull’oro o ETC sull’oro?

Se dalla descrizione precedente, gli investimenti in ETF sull’oro o in ETC sembrano sostanzialmente equivalenti, ci sono delle differenze che possono far propendere verso l’uno o l’altro tipo di investimento.

Un ETC è un investimento focalizzato su una singola commodity, in questo caso l’oro, e può essere legato allo spot price, ovvero il prezzo dell’oro con consegna immediata, o al Future price ovvero alla consegna dell’oro a una data determinata presa a riferimento. L’ETC presenta in genere meno errori nel tracciamento del prezzo dell’oro perché è legato all’indice e non al possesso effettivo di oro. In un ETC, infatti, anche quelli denominati “Physical Gold”, l’investitore non investe in una porzione di oro fisico ma in un fondo per cui l’istituzione finanziaria che lo emette, pone a garanzia asset come, ad esempio, oro fisico.

In un ETF legato all’oro fisico invece, l’istituto che crea l’ETF acquista fisicamente l’oro (in genere Gold Bullions – lingotti d’oro) in cambio delle azioni che emette, quindi il detentore di un ETF in oro fisico acquista una quota parte di questo oro.

Non tutti gli ETF sull’oro sono legati all’oro fisico, esistono anche ETF legati agli indici di riferimento sull’oro ed in questo caso si parla di replica sintetica dell’indice, ovvero il fondo acquista future e strumenti derivati sull’indice per fare in modo che il valore dell’ETF replichi in maniera più fedele possibile l’andamento dell’indice di riferimento.

I rischi legati all’ETF sull’oro

Ora che abbiamo analizzato i vari strumenti con cui si può investire in oro, vediamo anche quali sono i rischi legati all’investimento in ETF sull’oro:

  • Tassi di interesse: È sicuramente vero che l’oro è il “bene rifugio” per eccellenza, ma è tuttavia possibile che, all’aumentare dei tassi di interesse, i bond possano diventare più appetibili dal punto di vista di rendimento e allo stesso tempo rappresentare un bene considerato molto stabile, come nel caso dei bond degli Stati Uniti. Quindi un rialzo continuo dei tassi potrebbe non determinare un apprezzamento analogo nelle quotazioni dell’oro.
  • Valore del dollaro: il fixing dell’oro è in dollari, quindi un ETF che investe sull’oro avrà fluttuazioni anche proporzionali al valore del dollaro, quindi si apprezzerà maggiormente quando il valore del dollaro sull’euro scende e perderà valore al rialzo del dollaro. Esistono ETF sull’oro denominati Hedged che cercano di minimizzare questo effetto attraverso posizioni in derivati sul cambio euro/dollaro.
  • Effetto Contango: tutti gli strumenti che investono su Futures sono soggetti a questo effetto, quando il contratto Future sottostante si avvicina alla scadenza (in genere tre mesi prima) viene venduto e sostituto con un nuovo Future a scadenza più lunga. Questo può generare una perdita di valore dovuta alla differenza tra prezzo attuale e prezzo del nuovo contratto, solitamente questo effetto non si presenta negli ETF legati all’oro fisico.

Conviene comprare ETF oro a leva?

Negli ultimi anni sono stati introdotti sui mercati una notevole quantità di ETC e di ETF sull’oro dotati di leva finanziaria, in particolare sull’oro esistono strumenti a leva due e a leva tre (oltre ad essere presenti un certo numero di certificati e CFD con leva anche superiore a questi valori).

Un investimento in un ETF a leva sull’oro implica che il prezzo dell’ETF si muoverà in maniera doppia o tripla rispetto al movimento del sottostante, quindi, per fare un esempio, se il prezzo dell’oro si apprezza dell’1% un ETF sull’oro a leva 3 (indicati in genere come 3x) si apprezzerà del 3%.

Due considerazioni devono essere fatte sull’investimento in ETF oro a leva:

  • L’oro è una delle materie prime che non presenta elevate fluttuazioni giornaliere, se non in caso di eventi particolari. Gli ETF e gli ETC a leva sono pensati solo ed esclusivamente per il breve periodo, questo perché l’amplificazione dei guadagni e delle perdite è particolarmente penalizzante in caso di mercati altalenanti. Se volete fare una prova utilizzate un foglio di calcolo, prendete un prezzo di riferimento ad esempio 100 e provate a simulare una alternanza di +1% e -1% per 6 giorni sul prezzo precedente; poi fate la stessa cosa con un +3% e -3% per 6 giorni. Vedrete che nel primo caso siete molto vicini al valore originale (100) e nel secondo caso non sarete affatto vicini al valore originale.
  • L’ETF a leva, dovendo replicare performance doppie o triple dell’indice di riferimento è sempre realizzato attraverso repliche sintetiche, quindi non si investe mai in oro fisico ma in strumenti finanziari derivati.

Se l’obiettivo di investimento è quello di un “porto sicuro” durante periodi burrascosi sui mercati finanziari o per applicare strategie di diversificazione di portafoglio, allora non si consiglia l’uso della leva finanziaria nell’investimento di ETF sull’oro.

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Come investire e come comprare ETF sull’oro

L’acquisto di ETF sull’oro può essere fatto direttamente con la banca con cui abbiamo un rapporto finanziario. In particolare, se deteniamo già un conto titoli presso la banca, gli ETF saranno aggiunti al conto titoli esattamente come qualsiasi altro tipo di azione o fondo. Se non si dispone di un conto di custodia titoli presso la propria banca se ne dovrà preventivamente aprire uno e successivamente richiedere l’acquisto dell’ETF sull’oro. La maggior parte delle banche ormai dispongono di piattaforme di trading o di acquisto titoli direttamente online, attraverso le quali si possono immettere ordini di acquisto anche di ETF, con possibilità di ricercare gli strumenti per nome o per tipologia.

Si raccomanda di leggere bene la struttura e la composizione dell’ETF sull’oro su cui si vuole investire, sia sul sito della banca, se contiene questo tipo di informazioni oppure direttamente sul sito dell’emittente dell’ETF, che in genere è indicata all’inizio del nome stesso dell’emittente.

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Domande frequenti

Sono sicuri gli investimenti in ETF oro?

Gli investimenti in ETF, trattandosi azioni di fondi emessi da una società veicolo, risentono del rischio emittente. Infatti per tutti gli ETF in oro che si basano su replica sintetica dell’indice, l’emittente garantisce il fondo attraverso il proprio capitale e quindi in caso di problemi con l’emittente si potrebbe incorrere in rischi sul capitale. Investire sempre nelle società emittenti di ETF più solide e con una lunga storia nel settore, può aiutare a minimizzare questo rischio. Inoltre come già detto l’investimento in oro è strettamente legato all’andamento del cambio euro/dollaro e quindi in periodi di forte stress sul mercato valutario si potrebbero avere perdite legate alla valuta più che al valore dell’oro.

Come sono tassati gli ETF oro in Italia?

Gli ETF sull’oro sono tassati al pari di tutti gli altri ETF e dei titoli azionari, ovvero viene applicata la tassa sui rendimenti dei titoli pari al 26%, come stabilito dal decreto legge 66/2014, sulla differenza tra controvalore di acquisto e controvalore di vendita in caso di plusvalenze.

Gli ETF oro prevedono delle commissioni?

L’acquisto di ETF sull’oro prevede le seguenti commissioni:

  • esplicite, all’atto dell’acquisto e/o della vendita, sono applicate dalla banca e dipendono dal tipo di contratto di trading in essere con la banca, possono essere in genere una percentuale sull’importo investito e possono prevedere minimi e massimi in funzione del controvalore;
  • esplicite sul conto titoli (Bollo sul Deposito Titoli) e normalmente riscosse dalla banca per conto dello Stato su tutti i titoli in giacenza presso la banca;
  • implicite dell’ETF e in genere incluse nello spread tra prezzo di acquisto e di vendita e rappresentano i costi per la gestione del fondo.

DISCLAIMER

Questo articolo è a scopo promozionale e pubblicitario. I prodotti e servizi menzionati in questo articolo possono comportare dei rischi e non sono adatti a tutti gli investitori. Investire comporta rischi di perdite: prima di effettuare un investimento, rivolgiti ad un professionista del settore, consulta attentamente le informazioni ufficiali del broker e valuta attentamente la tua situazione finanziaria. Questo articolo non costituisce una raccomandazione di investimento o un’offerta per acquistare o vendere alcun prodotto o servizio.