Comprare azioni Spotify quotazione, titoli e andamento

Tante persone si chiedono se comprare azioni Spotify sia davvero conveniente. Sul punto è bene precisare che negli ultimi anni il settore musicale ha subito un profondo stravolgimento, basti solo pensare alla rivoluzione discografica e al fatto che i supporti come i CD sono oramai diventati del tutto obsoleti.

Ecco, quindi, che chi sceglie di puntare sulle Spotify azioni non fa altro che cavalcare questo fenomeno, grazie al quale l’ascolto dei brani è decisamente più semplice, rapido e alla portata di tutti.

In ogni caso, bisogna comunque far presente che l’azienda svedese, che ha lanciato la possibilità di sentire interi album e compilation in maniera completamente gratuita, deve confrontarsi con la concorrenza, ovvero soprattutto con Amazon e Apple. Esistono poi altre criticità e punti deboli da valutare con attenzione prima di mettere in pratica qualsiasi strategia d’investimento. Vediamo quindi, qui di seguito, quello che bisogna sapere a riguardo, ciò che maggiormente influenza le quotazioni del titolo in borsa e come comprare le azioni Spotify tramite broker affidabili e regolamentati.

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Passi da seguire per comprare azioni Spotify

Fondata in Svezia nel 2006, la società svedese Spotify ha registrato da subito un grande successo in tutto il mondo. Il sistema è nato dapprima sotto forma di applicazione per gli smartphone, per poi diffondersi in maniera capillare grazie al vasto catalogo musicale, nonché al servizio Freemium che consente l’ascolto dei brani gratuitamente e senza le fastidiose interruzioni pubblicitarie, previste invece da altri competitor.

Spotify ha poi messo a punto anche il pacchetto Premium che comporta il pagamento di un canone mensile, ma di contro assicura maggiore qualità e l’ascolto musicale evitando del tutto gli spot. Gli investitori hanno sempre creduto nel progetto Spotify, nonostante qualche difficoltà iniziale e così si è giunti alla quotazione alla borsa di New York nel 2018, grazie alla quale sono state recuperate parti delle somme versate inizialmente.

Allo stato attuale Spotify conta circa 400 milioni di utenti, molti dei quali Premium, quindi chiamati a corrispondere l’abbonamento periodico per sentire anche podcast in streaming e avere maggiore scelta di contenuti.

In ogni caso, è bene far presente che anche se la borsa di New York può sembrare un mercato distante dal nostro, attraverso molti broker online si possono comprare Spotify azioni in maniera abbastanza rapida e semplice.

A tal riguardo, la prima cosa da fare è scegliere fra due tipologie di intermediari, ovvero i broker tradizionali o CFD. I primi implicano l’apertura di un conto titoli, quindi il pagamento delle commissioni di trading e dell’imposta di bollo. I secondi, invece, propongono i Contratti per Differenza, per cui assicurano condizioni maggiormente convenienti in quanto non sarà necessario disporre di un conto titoli.

Broker tradizionali o CFD?

La scelta fra le due opzioni è strettamente legata alle proprie esigenze, per cui non esiste in assoluto una soluzione migliore di un’altra. In linea generale è bene precisare che gli investitori che mirano al lungo periodo tendono a preferire i broker tradizionali, anche se i costi sono più alti.

Coloro che invece preferiscono il trading online e intendo portare a termine transazioni con una certa frequenza, potranno trovarsi meglio con i broker CFD, decisamente più adatti in quanto assicurano tutta una serie di benefici, come ad esempio l’opportunità di puntare anche al ribasso, di depositare inizialmente somme modeste e di fare piccoli investimenti. Da segnalare inoltre che le piattaforme di trading si rivelano decisamente intuitive e i principianti possono sempre fare pratica aprendo un conto demo in cui non si rischia nulla.

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Dove poter acquistare le Spotify azioni

Un altro quesito che accomuna diversi investitori è dove acquistare le azioni Spotify in maniera sicura e senza difficoltà. In realtà esistono numerosi broker sui quali poter spaziare, per cui la scelta potrebbe mandare in confusione anche i più esperti.

Scelta del broker

Per evitare ogni spiacevole conseguenze è importante prediligere soltanto gli intermediari che hanno ottenuto la prevista regolamentazione, per poi fare una comparazione e puntare su quelli che soddisfano meglio le specifiche necessità.

Al giorno d’oggi i migliori broker sono quelli che hanno una licenza rilasciata dalla CySEC, FCA o CONSOB, per cui sarà davvero difficile sbagliare. Più nel dettaglio, questi broker vantano un elevato numero di iscritti in tutto il mondo, offrono adeguata assistenza e garantiscono un’offerta di titoli e asset abbastanza variegata.

Non mancano poi broker che permettono di acquistare azioni in maniera diretta oppure di negoziarle attraverso i CFD, attraverso i quali si può sempre investire anche su materie prime, indici, valute e criptovalute.

Naturalmente per poter concludere le transazioni in maniera più efficace si può anche sfruttare l’esperienza dei trader più avanzati, quindi copiare a tutti gli effetti quello che viene messo in atto dagli specialisti del settore. Con questo strumento si ottengono i medesimi rendimenti, tenuto conto delle somme investite, dei trader selezionati sulla piattaforma.

La sicurezza deve comunque rappresentare il focus dell’intermediario selezionato, per questo accettarsi sulla presenza delle licenze, come quella CySEC che viene riconosciuta in tutta l’Unione europea, è un aspetto da non trascurare.

Una volta identificato il broker che possa fare al proprio caso, non resta che accedere al conto reale, effettuare il deposito minimo e selezionare la piattaforma di trading desiderata. Giunti fino a questo punto si passa sul titolo Spotify, nonché sulle opzioni Buy e Sell, rispettivamente per l’acquisto e la vendita. La scelta su quanto investire per le singole operazioni resta del tutto soggettiva e strettamente legata alle proprie disponibilità.

Quotazioni e andamento azioni Spotify

Per sapere se le azioni Spotify possano evolvere al rialzo nel lungo periodo bisogna conoscere a fondo quali sono i punti di forza della società, quindi le varie opportunità che si possono prospettare in futuro. Sicuramente gioca a favore di Spotify il buon posizionamento sul comparto della musica in streaming, anche perché l’azienda è stata la prima ad affermarsi in questo campo, tanto da ottenere un elevato numero di iscritti in tutto il mondo. Questo aspetto genera una certa fiducia da parte dei consumatori.

Insomma, Spotify riesce a catturare l’interessa degli abbonati, anche perché assicura facilità d’uso della piattaforma rispetto ai concorrenti. Occorre far presente, infatti, che in aggiunta alle applicazioni per smartphone, tablet, pc e altri dispositivi, Spotify è direttamente fruibile su Internet e si caratterizza per l’interfaccia intuitiva. Gli utenti possono così sentire musica gratuitamente, evitando di sottoscrivere abbonamenti. Quest’ultimo aspetto si rivela il vero plus dell’azienda, la quale riesce comunque a guadagnare dalla vendita degli spazi pubblicitari.

C’è poi un’altra variabile importante, ovvero la capacità che Spotify ha dimostrato nel fidelizzare la clientela e a guadagnare quella nuova. L’offerta dei servizi disponibili è in costante aggiornamento e per questo vengono studiate nuove possibilità che riescano a soddisfare necessità diversificate, come i video on demand.

Ulteriore plus da evidenziare è infine l’anzianità di Spotify, ritenuto un intermediario a le case discografiche e gli artisti possono dare massima fiducia. In questa maniera il gruppo si pone in condizioni di negoziare le tariffe con i cantanti e le band, nonché di percepire utili dalle inserzioni pubblicitarie.

La crescita di Spotify

Oggi il titolo Spotify vanta una capitalizzazione di mercato pari a circa 43,00 miliardi di dollari e l’aumento delle entrate sfiora il 27% su base annua.

Viste le ultime stime, Spotify sembra essere in netta crescita, anche se in certi periodi con risultati inferiori alle aspettative. Molti economisti e investitori accreditati ritengono che sia davvero conveniente acquistare le azioni Spotify, ma comunque prestando la dovuta cautela e senza mai eccedere troppo con la durata dell’investimento. Il consiglio è quello di seguire con attenzione le oscillazioni a breve di questo titolo.

Previsioni sulle azioni Spotify

Alla luce di quanto spiegato, la procedura che bisogna seguire per poter investire sulle azioni Spotify è sostanzialmente uguale per ogni broker online. Occorre quindi registrarsi su una delle piattaforme regolamentate, selezionare un importo da versare nel proprio conto ed eseguire l’operazione, ma solo dopo aver fatto un’analisi attenta sulle previsioni.

In merito a quest’ultimo aspetto, è importante comparare i grafici che mostrano l’andamento del titolo, dai quali si evince una spiccata tendenza oscillatoria, la quale potrebbe assicurare delle interessanti opportunità di guadagno. In ogni caso diventa determinante non abbassare la guardia e seguire con costanza le continue variazioni.

La stragrande maggioranza degli analisti finanziari ha assegnato una valutazione neutrale alle azioni di Spotify Technology, le quali vengono generalmente considerate un buon investimento, anche se occorre trovare il punto di ingresso giusto e monitorare l’andamento.

Prima di stabilire quale potrebbe essere la strategia da mettere in pratica è consigliabile fare un test demo, in modo da sperimentare evitando di perdere i propri risparmi. Solo dopo si potrà passare al vero e proprio trading.

Si ricorda che le azioni Spotify, come qualsiasi altro titolo, potrebbero anche evolvere al ribasso nel lungo periodo, per tutta una serie di motivazioni. La società svedese presenta infatti alcuni punti deboli e che rischiano di compromettere la redditività. Basti solo pensare al catalogo che, sebbene vasto e variegato, è ancora piuttosto frammentato in ordine agli album che vengono caricati dagli stessi artisti.

Il business di Spotify inoltre mira a far in modo che gli utenti finiscano per sottoscrivere l’abbonamento, quindi per passare al profilo premium con tutta una serie di funzionalità aggiuntive. La riduzione del servizio gratuito con il passare del tempo, a detta di molti, genera una inevitabile diminuzione dell’utenza. A tutto ciò si aggiunge la concorrenza agguerrita delle altre società, quali ad esempio Amazon Music, Apple Music, Deezer ecc.

Non meno importante è poi il fenomeno dei download illegali, nonostante tutte le precauzioni messe in atto dallo stesso gruppo Spotify al fine di arginare tale pratica. Questa è una criticità che non deve essere messa in secondo piano, visto che con il passare degli anni potrebbe portare a un significativo calo degli abbonamenti.

In conclusione, gli interessati alle azioni Spotify devono mettere a confronto non solo le forze, ma anche tutte le varie debolezze dell’azienda, in modo da capire quali possano essere le effettive probabilità di crescita del titolo, nonché la reale convenienza dell’investimento.

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Domande frequenti

Perché tante persone sono interessate all’acquisto delle Spotify azioni?

La ragione è da ricercare nella costante crescita dell’azienda svedese che è riuscita a stravolgere nel giro di pochi anni l’intera industria discografica e a fidelizzare moltissimi utenti.

Conviene davvero investire nelle azioni Spotify?

Non è possibile fornire una risposta precisa, ma tenuto conto dei pareri forniti dagli analisti mondiali e considerando le ultime statistiche, in un’ottica di breve termine il titolo può assicurare interessanti opportunità di guadagno. In ogni caso è fondamentale monitorare le continue oscillazioni.

Come si possono acquistare le azioni Spotify?

I passaggi da seguire sono abbastanza semplici, in quanto bisogna solo trovare un broker che sia davvero affidabile e consenta l’acquisto diretto del titolo, nonché di negoziarlo direttamente con i CFD.