Charles Dow e La Teoria di Dow Riassunta in 6 Principi!

Charles Dow ideatore della  teoria di Dow deve far parte del bagaglio culturale di ogni trader.

E’ stata scritta più di 100 anni fa da Charles Dow ed è ancora la base di tutte le teorie economiche nel 2019.

Com’è possibile?

Charles Dow aveva capito prima di tutti come funziona l’andamento del mercato finanziario.
Prima si credeva che non avesse una logica ben precisa.

I prezzi oscillavano su e giù solo in base alle notizie che arrivavano dal mondo.

Dow invece ha identificato la presenza di un trend nel mercato: il prezzo si muove sempre secondo un trend.

Ha inoltre creato 2 indici che hai sicuramente già sentito.
Sono indici molto utilizzati per capire la situazione finanziaria del mondo intero e per fare analisi tecnica: Dow Jones e il Transportation Index.

In questo articolo voglio andare controcorrente e parlare prima delle critiche contro la teoria di Dow.

Critiche alla Dow Theory

La principale critica alla teoria di Dow è che aspettando il momento giusto per l’ingresso sul mercato con l’analisi tecnica, si perde un 20-25% del movimento del prezzo.

Questa in realtà non è una critica verso Dow, perché lui non ha mai detto di voler anticipare l’inizio di un trend con la sua teoria.

Dow ha creato la Dow Theory e gli indici Dow Jones e Transportation Index per mostrare l’andamento attuale del mercato.

I suoi studi sono stati utilizzati anche dai trader per ottenere grandi fette di guadagno sulle piattaforme di trading online e hanno portato risultati impressionanti.

Quindi sì, è vero che seguendo i principi di analisi tecnica puoi perdere il 20-25 % del movimento di un trend, ma è stato dimostrato che gli indici di Dow hanno catturato il 75% dei movimenti dei prezzi da 100 anni ad oggi.

Il trend rialzista di Euro Dollaro iniziato nel 2000 e finito nel 2008 ha portato un movimento complessivo di 7400 pips (solo il trend principale).

Vorresti il 75% di tutti quei pips?

Sono sicuro di si!

Andiamo a vedere allora i 6 principi della Teoria di Dow.

1. Esistono 3 tipi di trend: primario, secondario e minore

Il trend primario è quello principale del grafico in quel preciso momento.

Quanto dura?

Da 1 a 3 anni, secondo Dow.

Ma è stato dimostrato che può durare anche molti di più, come hai visto nell’esempio di Euro Dollaro che ho fatto prima.

Il trend secondario va nella direzione opposta al trend principale: è la sua naturale correzione.

Quanto dura?

Da 3 settimane a 6 mesi.

Un trend secondario può essere grande da 1/3 a 2/3 del trend principale: di solito è il 50%.

Il trend minore è una fase molto volatile del mercato, dove i prezzi oscillano su e giù senza un target preciso.

Quanto può durare il trend minore?

Non più di 3 settimane.

2. Ogni trend ha 3 fasi: accumulazione, partecipazione e distribuzione

La fase di accumulazione è quella dove agiscono i trader più esperti e informati.

Per un trend rialzista inizia quando i trader con più informazioni iniziano a aprire posizioni sul mercato.

Per un trend rialzista invece è quel momento in cui i trader più esperti pensano che il grafico sia in ipercomprato e vendono allo scoperto.

La fase di partecipazione è quando la massa di trader apre posizioni sul mercato.

In un trend rialzista è la fase in cui la massa comincia e comprare e il prezzo si impenna.

In un trend ribassista è il momento in cui la massa comincia a vendere e il prezzo precipita.

La fase di distribuzione è quando i trader più informati chiudono le loro posizioni.

In un trend rialzista chiudono le loro operazioni credendo che il mercato sta andando verso una bolla.

In un trend ribassista i trader chiudono le operazioni a cause di negatività sui mercati e gli speculatori iniziano a guadagnare dalle notizie negative.

3. Il mercato sconta tutto

Il prezzo del grafico, nel momento in cui lo stiamo guardando, ha già scontato tutte le possibili notizie economiche e finanziarie di tutto il mondo.

Cosa può muovere drasticamente il prezzo allora?

Calamità naturali (terremoti, inondazioni, eruzioni) e discorsi di persone influenti in tempo reale (politici, presidente BCE e FED…)

4. Gli indici si devono confermare tra loro

Il trend primario non è in discussione finche i due indici (Dow Jones e Transportation Index) vanno nella stessa direzione.

Se i due indici non si confermano più, secondo la teoria di Dow possono esserci incertezze sul mercato e possibili inversioni.

Quindi monitorare sempre i 2 indici!

5. I volumi devono confermare il trend

I volumi di acquisto e vendita devono andare sempre nella stessa direzione del trend.

Ad esempio, in un trend rialzista alti volumi di vendita possono anticipare una inversione di trend.

Quindi occhio ai volumi che sono una ghiotta occasione di guadagno!

6. Il trend rimane valido fino a una chiara inversione

Qua Charles Dow racchiude tutta la sua teoria di “trend following”.

Un trend rimane valido fino a quando l’inversione non è chiara, una correzione non inverte il trend in corso.

Bisogna quindi fare attenzione a non confondere una correzione con un’inversione di trend.

Come fare?

Una correzione è un’inversione se supera i 2/3 del movimento del trend primario.

Conclusioni

In questo articolo hai imparato su cosa si basa l’analisi tecnica: teoria, i 6 principi chiave e gli indici di Dow.

Se decidi di percorrere questa strada sarà sicuramente ricca di soddisfazioni e ci sarò io ogni giorno a guidarti con i miei articoli.

Nel prossimo articolo ti parlerò dell’altra teoria alla base dell’analisi tecnica nel trading online: le Onde di Elliott. Poi inizieremo a fare sul serio e ti spiegherò come tracciare i supporti e le resistenze su un grafico.

DISCLAIMER

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